storia meme
Che ne sarà di 4chan?
L'influente forum che ha ospitato per anni contenuti violenti, offensivi, assurdi e di estrema destra ha subito un attacco informatico da cui non è detto si riprenderà

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Costruirsi una carriera da meme
Ci ha provato la "Hawk Tuah Girl", diventata famosa per un'intervista durante l'estate, che però ora è coinvolta in uno scandalo di criptovalute

Cosa vi siete persi se non avete guardato l’Eurofestival
Le cose più belle e anche quelle più kitsch della prima semifinale, alcune così kitsch da fare il giro e diventare belle

Lorenzo Musetti non è più solo bello da vedere
Il tennista italiano è sempre stato apprezzato per il suo gioco spettacolare, ma nell'ultimo periodo è diventato più concreto ed efficace: in questo modo ha raggiunto la sua prima semifinale al torneo di Wimbledon

Nell’industria musicale tutti sognano un “effetto Stranger Things”
Il ritorno in classifica di una vecchia canzone come “Running Up That Hill” è come vincere la lotteria, in un settore che si sta reinventando

Avete sentito un sacco di volte l’urlo di Wilhelm
Come un effetto sonoro registrato per un western del 1951 diventò, un po' per caso e un po' per gioco, uno dei più utilizzati nella storia del cinema

L’uomo a cui un selfie con Angela Merkel ha cambiato la vita
La foto innocua che un rifugiato siriano scattò un anno fa è diventata una delle più utilizzate dalla destra radicale tedesca

Avere tredici anni
Una giornalista del Washington Post ha osservato le giornate di una ragazzina americana sul suo smartphone e si è fatta raccontare di cosa sono fatte

I giovani sono diventati il pubblico più importante per i cinema italiani
È un fenomeno che esercenti e distributori osservano con sorpresa da un paio d'anni, e che è stato sfruttato per esempio per il film di Paolo Sorrentino

Onesimo, lo schiavo liberato
Quando lo incontra Paolo, probabilmente a Roma, Onesimo non è più nessuno, non è ancora nessuno. Vive di espedienti nella città più popolosa del mediterraneo occidentale, un'ombra tra gli uomini [Continua]

Il fantacalcio, a mano o con l’app
«Con Simone, il presidente del fantacampionato a cui gioco dal 1994, chiacchieriamo su come il suo ruolo sia cambiato: oggi la maggior parte del lavoro è preparare l’asta e la stagione, perché i conti li fa in automatico il sistema. Prima invece bisognava ingegnarsi sulla carta e con i fogli Excel, e si andava incontro alle continue recriminazioni di chi aveva perso. Per non parlare dell’aleatorietà nel determinare se un giocatore avesse o no fatto un assist o se si trattasse di gol di un attaccante o autogol del difensore. Oggi tutto è sancito dall’app, si possono avere più squadre e le dinamiche di gioco sono molto più complesse. Ma i nostalgici non mancano mai»
