paghetta
C’è un’app per dare la paghetta agli adolescenti
Si chiama YAP ed è gratis: aiuta i ragazzi a gestire il denaro che gli viene dato e semplifica la vita dei genitori

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Una rivista online per adolescenti (modaiole e femministe)
Cos'è Rookie Mag, di cui si discute negli Stati Uniti, e chi è la quindicenne che l'ha creata

In Svezia le caramelle solo di sabato
Una tradizione festosa per i bambini deriva da una serie di esperimenti sui denti dei pazienti di un ospedale psichiatrico negli anni '40

Ho qualcosa da nascondere
Io ho vissuto l'adolescenza in un paesino del cuneese: 1500 abitanti che più o meno si conoscevano tutti [Continua]

Tony Effe spiegato agli anziani
Per chi si era illuso di poter arrivare fino a questo punto senza saperne niente

Tante preadolescenti vogliono fare la “skincare”
E le aziende stanno proponendo prodotti per approfittarne, nonostante le preoccupazioni di esperti e genitori

I porti italiani devono pagare le tasse?
La Commissione Europea ha chiesto esplicitamente all'Italia di adeguarsi alle norme sugli aiuti di stato: il governo probabilmente lo farà, con qualche scetticismo

Com’è l’investigatore del nuovo romanzo di Enrico Franceschini
Il libro si chiama "Bassa marea": è un giallo, è ambientato in Romagna e il protagonista è un giornalista in pensione

Lavorare per vivere
Il lavoro è anzitutto una cosa seria. Il Midrash di Tu bi-Shevat racconta come bisogna comportarsi se ci viene annunciato l’arrivo del Messia [Continua]

I “millennials” di Renzi
Chi sono e cosa pensano i "quasi" under 30 che il PD ha messo nella sua Direzione nazionale per riconquistare i voti dei giovani

Parlarne tra maschi, nel “Giardino dei Finzi-Contini”
Francesco Piccolo riflette su una conversazione tra il protagonista del romanzo di Giorgio Bassani e suo padre, in un libro sui personaggi maschili della letteratura italiana

Dylan vuole che restiamo amici
Più tardi nell'estate, dopo aver incontrato Dylan durante il loro primo tour americano, i Beatles sarebbero tornati ad Abbey Road per incidere un altro album [Continua]

Trieste è davvero la città dei matti?
«Se fin dagli inizi del secolo scorso la cultura della città pare aver smussato gli spigoli dello stigma della malattia mentale, oggi questo insistere su “Trieste-la repubblica dei matti”, “Trieste, se no xe mati no li volemo” sta riducendo un lungo e sofferto percorso a slogan, la città a brand e la pazzia a vezzo, e questo non mi convince affatto. Mitizzare è un modo come un altro, solo apparentemente più nobile, per svuotare di significato la storia e le persone che hanno fatto la storia»
