Madonna nera
A Viggiano con i soldi del petrolio si fa tutto
Il piccolo comune della Basilicata è ricchissimo grazie al suo giacimento, il più grande d'Europa sulla terraferma, e tutta la campagna elettorale per le amministrative di giugno gira intorno a quello

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Uno, nessuno, centomila Calogero
Di Calogero si sa che fu eremita e fu in Sicilia; su tutto il resto i siciliani disputano. Potrebbe essere vissuto nel primo secolo ad Agrigento o nel decimo a Naro [Continua]

Le memorie di un’insurrezione
Ci sono dei libri che, se ci si attiene al titolo e alla storia che promettono di trattare, risultano fuorvianti [Continua]

Il lungo addio alla zingara
Quanto alla Regina dei folksinger, non poteva che essere Joan Baez. Joan aveva la mia stessa età e il nostro futuro sarebbe stato unito [Continua]

Quando rubarono l’Urlo di Munch, vent’anni fa
Il 22 agosto 2004 due uomini entrarono in un museo di Oslo e portarono via il celebre dipinto: era già successo anche dieci anni prima

Le aziende di moda italiane rimaste in famiglia
Molte, come Gucci e Versace, sono state vendute a gruppi o fondi esteri, altre invece sono gestite ancora dagli eredi o dai fondatori, come Missoni, Prada e Armani

Il quadro all’asta fatto con lo sterco di elefante
La storia di "The Holy Virgin Mary", il dipinto dall'artista britannico Chris Ofili che fece molto discutere negli anni Novanta e che ora è in vendita

Il patrono del Post

Il grande coming out del 1984
«Il 2 aprile 1984 i Queen, travestiti da casalinghe inglesi, lanciarono una canzone che era un grido di liberazione: "I Want To Break Free". Poi arrivarono gli Smiths, i Pet Shop Boys e i Culture Club. Ma la vera esplosione arrivò a ottobre, quando uscirono i Bronski Beat, Depeche Mode, Frankie Goes To Hollywood e Madonna. Nel giro di pochi mesi “l’amore che non si può dire”, come lo aveva battezzato un secolo prima Oscar Wilde, si dichiarava orgogliosamente al mondo. Fu la vera nascita del “pride”. Attraverso quelle canzoni l’omosessualità maschile entrava in scena in quanto esplicita produttrice di musica, cultura e immaginario. L’inizio di quell’onda continua ancora oggi, ma è talmente sovrapposta al paesaggio culturale e ai consumi da esserne ormai indistinguibile»
