giorgio manganelli
Recensioni brevissime di libri difficili (19)

La tesi di laurea andrebbe ripensata?
In Italia è quasi sempre un momento frustrante per chi la fa e chi la rivede: e anche in questo caso l'AI sta rimettendo in discussione un po' tutto

Italo Calvino dedicò più tempo ai libri degli altri che ai suoi
Studiato e ammirato per le cose che scrisse, fu influente e “impegnato” anche per ciò che lesse, valutò e contribuì a far pubblicare

Cento anni di Roald Dahl
Storie su un amato scrittore per bambini, caso letterario in Italia grazie a Salani, che nacque cent'anni fa (ed era «una carogna», pare)

Google Morals e il disimpegno
«Negli ultimi anni la classe politica è divenuta innanzitutto uno strumento di delega morale: soddisfa la volontà di delegare ad altri almeno una parte delle decisioni sul bene e sul male. Prima era comune farlo con il prete; oggi è accettabile farlo con il capo di un partito xenofobo. La deresponsabilizzazione e la delega a un'app che decida per noi hanno una somiglianza inquietante. E la Francia? È stata una bellissima sorpresa, ma forse scambiare le elezioni per un'inversione di rotta è l’ennesima forma di procura: un risultato altrui da sbandierare con sollievo, senza impegno»

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La punteggiatura:
«Oggi se ne sta lì come la segnaletica stradale, non ci facciamo caso, ma esiste da pochissimo tempo. Scriviamo da seimila anni (minuto più, minuto meno) e usiamo i “segni paragrafematici”, come dicono i linguisti, solo da duemila e quattrocento. I greci erano svogliati e la adoperavano in modo incerto. I romani non la usavano per nulla. Al tempo di Dante c’erano i glifi che oggi ignoriamo, estinti come dinosauri: il doppio punto, il punto mobile, la virgola alta. Fourier pretendeva quattro tipi di virgole. Questo è un breve prontuario di ciò che ne resta. Prendiamo la virgola per esempio,»
