emilio salgari
Leggiamo ancora Emilio Salgari
L’industria culturale italiana della fine dell’Ottocento inizio Novecento era ricca, articolata e molto meno antiquata o ingenua di come ce la immaginiamo oggi [Continua]

Non dite che Salgari non sapeva scrivere
Su Repubblica Michele Mari spiega perché l'inventore del pirata Sandokan era uno scrittore "iperletterario"

Buon compleanno, Emilio Salgari

L’isola di fuoco
Le illustrazioni da una nuova ristampa di Salgari, che rievoca il disastro nel Golfo del Messico

I cannoni di Henry Morgan
A Panama sono stati ritrovati e recuperati gli armamenti di uno dei più grandi pirati della storia

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Bentornato, Sanantonio
Dentro Sanantonio c'è molto: c'è letteratura, ci sono Céline e Rabelais, c'è un gusto tutto francese per il surreale, c'è anche il piacere dell'invenzione linguistica per il gusto dell'invenzione linguistica, ci sono gli scrittori hard-boiled americani, i Dashiell Hammett e i Raymond Chandler, ma anche i fluviali scrittori francesi e belgi (doveroso omaggio a Simenon)

Con Hugo Pratt il fumetto diventò un’altra cosa
Quelli di Corto Maltese furono tra i primi graphic novel in Italia, e lo resero famoso nel mondo fino alla morte trent'anni fa

L’ultima volta che ho visto Enzo Baldoni
«Non ho mai amato la retorica dell’eroe. Non c’è dubbio, però, che in Iraq Enzo Baldoni si sia comportato da eroe, cercando di testimoniare quello che accadeva e portando aiuto, a rischio della vita. Si prese in carico il destino di un ragazzo amputato, che poi fu curato da Emergency, e guidò due missioni umanitarie per portare aiuti in una città assediata. Ma non c’è dubbio neppure che le istituzioni italiane abbiano scelto di dimenticarlo. Credo che Enzo Baldoni ne avrebbe riso perché aveva troppo senso dell’umorismo e amava troppo la vita per essere attratto dalle medaglie e dall’ideologia della bella morte. Lo aveva anche scritto per tempo, previdente e pignolo com’era, nelle disposizioni per il suo funerale»
