danilo dolci

Quanti cadaveri avete visto di persona?

«Un tempo gli esseri umani ignoravano moltissimo di quanto accadeva a poca distanza da loro, ma la morte era una presenza quotidiana e concreta. Da qualche decennio invece la conoscenza indiretta della sofferenza altrui è patrimonio comune. I volti straziati dei cadaveri di Gaza sono a un clic di distanza; reperire informazioni attorno alle vittime di un massacro in Sudan è facilissimo; e così via. Il che è un valore inestimabile, certo: ma cosa ne facciamo di tutto questo male? Sappiamo esserne all’altezza, sappiamo farne buon uso?»

Quanti cadaveri avete visto di persona?

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L’epopea delle 150 ore

«All’inizio tutto è sperimentale, si fondono il desiderio di riscatto personale e la necessità di studiare per contribuire alle rivendicazioni collettive. Le classi si riempiono, prima di operai, e poi di disoccupati e di casalinghe, moltissimi sono i militanti. I corsi si moltiplicano, nella scuola pubblica, nelle università. Per molte donne le 150 ore diventano l’occasione per organizzare gruppi d’autocoscienza, per avvicinarsi a testi e pratiche femministe»

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