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Ha un piano per collegare le città principali del continente e diventare la compagnia più ricca: anzi, ha già cominciato

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19 Jun 1998: The official Adidas Tricolore match ball of the World Cup Finals ready for use at the group D game between Spain and Paraguay at the Stade Geoffroy-Guichard in St Etienne, France. Mandatory Credit: Ben Radford /Allsport

Adidas Tricolore match ball

Era composto da una palla di gomma ricoperta da undici pezze di cuoio. Secondo il <a href="http://www.nytimes.com/interactive/2014/06/13/sports/worldcup/world-cup-balls.html?_r=0">New York Times</a> venne usato solo nel secondo tempo della finale del torneo fra Uruguay e Argentina: per il primo tempo la squadra argentina volle utilizzare un diverso modello, che preferiva (all'epoca, capitava che le squadre si accordassero prima della gara riguardo il modello di pallone da utilizzare). Il primo tempo finì 2-1 per l'Argentina, mentre nel secondo l'Uruguay segnò tre gol e vinse il torneo. 
(CARL DE SOUZA/AFP/Getty Images)

Palloni mondiali

Il Federale 102 era prodotto dall'Ente Centrale Approvvigionamenti Sportivi (un organo statale fascista) e <a href="http://worldcupballs.info/world-cup-balls/1934-italy/1934-world-cup-ball-federale-102.html">aveva 13 pezze</a>. Non fu l'unico pallone usato nel torneo: furono utilizzati anche palloni leggermente diversi prodotti nel Regno Unito e chiamati "Globe" e "Zig-Zag".

Lo Allen era simile al Federale, ma più scuro e con pezze più regolari. Anche in questo Mondiale furono usati palloni diversi dallo Allen. 
(STAFF/AFP/Getty Images)

Fu il primo pallone dei Mondiali senza laccetti. Era anche dotato di una valvola per gonfiarlo tramite una pompa, come si usa ancora oggi. 
(Fox Photos/Hulton Archive/Getty Images)

Aveva 18 pezze ed era di colore più chiaro dei suoi predecessori. <a href="http://worldcupballs.info/world-cup-balls/1954-switzerland/1954-world-cup-ball-swiss-world-champion.html">Secondo il sito</a> <a href="http://worldcupballs.info/world-cup-balls/1954-switzerland/1954-world-cup-ball-swiss-world-champion.html">WorldCupBalls</a>, la società svizzera incaricata di produrlo ne aveva fabbricato e pubblicizzato una prima serie con alcune scritte sopra: cosa proibita, ai tempi, da alcune norme della FIFA. Ne produsse in seguito altri senza scritte, i quali vennero utilizzati nelle partite del torneo.

<a href="http://www.balones-oficiales.com/mundial1958.htm">Il sito Balones Oficiales</a> ha raccolto la testimonianza di Peter Pesti, un uomo ungherese che sostiene di aver fatto parte di una commissione creata dalla FIFA nel 1957 per scegliere il pallone da utilizzare nel Mondiale successivo. Secondo Pesti la FIFA indisse un concorso per produttori di palloni nel quale ogni azienda era tenuta a presentare palloni senza nessuna scritta sopra e il nome del produttore in una busta a parte. Fu scelto il pallone numero 55, prodotto da un'azienda svedese. Il "Top Star" fu usato in due versioni, una bianca e una gialla, e aveva 24 pezze.
(STAFF/AFP/Getty Images)

<a href="http://www.thesundaytimes.co.uk/sto/multimedia/archive/00033/WCHistory_33318a.swf">Fu il primo modello</a> in parte realizzato con pezze esagonali. Aveva anche un bel logo, visibile <a href="http://es.wikipedia.org/wiki/Crack_(bal%C3%B3n)#mediaviewer/Archivo:Crack-1962.jpg">qui</a>. 
(Mario Tama/Getty Images)

Era composto da 25 pezze regolari e fu utilizzato in varianti da tre colori (bianco, giallo e rosso). Era prodotto dalla <a href="http://www.slazenger.com/">Slazenger</a>, che oggi produce materiali sportivi per tennis, hockey e cricket. È stato l'ultimo pallone prodotto da un'azienda che non fosse Adidas, che ancora oggi detiene i diritti per produrre il pallone ufficiale dei Mondiali. 
(Central Press/Hulton Archive/Getty Images)

Il Durlast fu prodotto unicamente in bianco e nero per risultare maggiormente visibile alle persone che assisterono al Mondiale in televisione. Era composto da 32 pezze che lo resero meno irregolare e più facile da controllare. La forma ricorda già quella dei palloni che usiamo ancora oggi. 
(STF/AFP/Getty Images)

Quattro anni dopo, fu utilizzato ancora il Durlast: <a href="http://www.theguardian.com/football/gallery/2013/dec/04/world-cup-football-balls-brazuka#/?picture=424070579&amp;index=2">cambiarono</a> solo il colore delle scritte, e ne fu introdotta una versione completamente bianca. 
(Laurence Griffiths/Getty Images)

Da quelli fallimentari a quelli usati in più di una edizione: foto e storie delle cose che guardiamo rotolare per ore ogni quattro anni

I palloni dei Mondiali

mondiali 2010

pallone mondiali

sudafrica 2010

<<enter caption here>> on December 6, 2013 in Herzogenaurach, Germany.

adidas Starts Production of Brazuca Match Balls

Il Brazuca è fatto in modo da seguire traiettorie più prevedibili del suo predecessore, il criticatissimo Jabulani

Quest’anno niente lagne sul pallone dei Mondiali?

Ogni mattina dal lunedì al venerdì, alle 8 circa.

Morning

Morning Weekend – Suonare una conchiglia catalana, e altre storie

Una notizia al giorno e le storie che le stanno attorno, ogni pomeriggio. Di Matteo Caccia

Orazio

Ep 185 – Non ero sicura di sapere chi fossi

E quindi proviamo a capire come funziona. Ogni venerdì, con Emanuele Menietti e Beatrice Mautino.

Ci vuole una scienza

Un piano più o meno diabolico per oscurare il Sole

Ep. 1100 – Un semestre di due mesi e le altre storie di oggi

Un posto dove parlare del mondo, con i libri. Timbuctu è un podcast di Marino Sinibaldi.

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Ep. 393 – L’immaginazione senza potere

Il podcast quotidiano di Matteo Bordone. Tutto quello che non sapevi di voler sapere.

Tienimi Bordone

Per fortuna il Cybertruck non piace a nessuno, e nemmeno i diamanti di Bond

Dicono che è bello, al cinema

Aldo, Giovanni e Giacomo, e l’aldilà romanticone di Eternity

Il nuovo podcast di Francesco Costa per capire meglio le notizie, e poi farsi un’idea propria, ogni giovedì.

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Come si fa un asilo nido

Un’intervista a settimana sulle cose del mondo. Tutti i mercoledì con Eugenio Cau.

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Basta una frase per fare arrabbiare la Cina, con Guido Alberto Casanova

Si sa dove si parte ma non dove si arriva: nel mezzo, un sacco di cose

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L’esecuzione di Babbo Natale

Cosa è successo dopo alcuni dei più noti casi di cronaca nera italiana. Una storia ogni mese, il primo del mese. Di Stefano Nazzi.

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