Storie/Idee
Da leggere con calma, e da pensarci su
Salutando Goffredo Fofi
C'erano molte persone al funerale del critico e attivista: i ricordi di uno che c’è andato, come tanti altri, per ringraziare per la carota e per il bastone

In fila per Wimbledon, con l’emicrania
Ci sono solo quattro modi per vedere dal vivo il torneo di tennis sull’erba più famoso del mondo: pagare, essere invitati, una lotteria pubblica o farsi The Queue, La Coda

Ma quanto sono strazianti i vecchi filmini?
Con le vecchie foto l’effetto è meno violento: secondo alcuni perché le immagini in movimento stimolano di più le aree del cervello legate all’emozione e al ricordo

Istruzioni ministeriali per raccontare la storia ai bambini
Secondo le indicazioni per la scuola primaria del ministero «solo l’Occidente conosce la storia», e insegnarla serve a far conoscere «la nostra storia nazionale e la nostra identità»

Il dilemma del freelance
Che non sa se si vive meglio da full-time o da “permalencer”. Qualche considerazione sui pro e sui contro dopo sette anni a Londra

Che cos’hanno in comune i tizi famosi?
Sono tutti uguali, o quasi (e incontrarne tanti per lavoro ti fa capire perché tu non lo sei e non lo sarai mai)

Čeburaška va alla guerra
Un popolare personaggio per bambini è usato dalla Russia come arma di propaganda nella guerra in Ucraina. Ma l'idea era già venuta negli Stati Uniti e in Giappone

Paura di guidare
Ovunque o solo in autostrada. Chi soffre di amaxofobia può fare psicoterapia, frequentare un corso apposito oppure smettere di usare l’automobile

Perché ci piace il lusso
Ha una natura ambigua. È uno status sociale o un piacere individuale? È un bene economico o un male morale? Ci rende simili o ci distingue?

Il problema della Germania con il mondo ebraico
È il Paese che ha più represso le proteste pro Gaza e dove agli ebrei, dice Deborah Feldman, autrice di “Unorthodox”, non è permesso criticare Israele

I nostri insegnanti si ricordano di noi?
Dipende. La scuola è un mondo chiuso, separato nello spazio e nel tempo. Restano gesti e storie, e qualche segno, da una parte e dall'altra

Di figli all’estero, zucchine e referendum
Discutere sul Sì e sul No è un modo per discutere dei problemi che abbiamo. Invece questa volta il problema è se andare o non andare a votare

Lite alla cattedrale
Se non si viene per pregare, l’ingresso nel Duomo di Milano si paga (ma le persone diventano fedeli molto in fretta quando scoprono i vantaggi)

Appunti sulla boxe e sui KO
Per George Foreman, per le sue vittorie e la sua sconfitta a Kinshasa contro Ali (e per tutti noi che siamo caduti, ma abbiamo provato a rialzarci)

Quanto fu fascista Giovanni Gentile?
Molto, e lo è stato nella prima, nella seconda e nell’ultima ora. Ma soprattutto ha incarnato una figura di intellettuale organico, se non asservito, al potere

Io sono la fabbrica
Per alcuni il petrolchimico aveva odore di morte. Per altri era l’odore del pane. Qualcuno non ha risposte semplici

Il razzismo in America Latina
È molto complicato, ma segue una regola semplice: più scuro sei, più ne subirai. (Un titolo alternativo avrebbe potuto essere “50 sfumature di nero“)

Le cose che restano (e quelle che no)
Quando muore qualcuno e bisogna sgomberare una casa, gli oggetti diventano misteriosi. Sembra che ti guardino e parlino, e fanno una gran tenerezza

Struggersi di nostalgia per i tronisti
Ci sono stati anni in cui ogni pomeriggio milioni di ragazzi stavano incollati a guardarli in tv da Maria De Filippi. Per gli ipnotizzati di allora oggi i tronisti sono “madeleine”

«Si prega di chiudere la porta senza sbattere l’amministratore»
Le scritte all’entrata degli edifici, soprattutto a Milano, sono un genere letterario a sé che veicola un unico messaggio in infinite variazioni
