I turisti dell’orrore

C’è un altro luogo in Italia, l’ennesimo, che è diventato una specie di monumento spontaneo, un posto dove si affacciano pellegrini della sofferenza moderna, un po’ curiosi e un po’ sinceramente tristi. È l’esterno della chiesa della SS. Trinità a Potenza, lo chiamano ormai il “giardino di Elisa”. Dentro, per 17 anni, è rimasto nascosto in un sottotetto il corpo di Elisa Claps. Fuori si alternano famiglie con bambini, coppie di innamorati, anziane signore. Lasciano pupazzetti, biglietti, richieste di giustizia, a volte di vendetta. Dentro non si può entrare, la basilica è sotto sequestro. Fuori qualcuno affigge comunicati per informare i turisti degli sviluppi dell’inchiesta.

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Stefano Nazzi

Stefano Nazzi fa il giornalista.