Le polemiche per il servizio fotografico a Volodymyr Zelensky e alla moglie Olena Zelenska su Vogue

Le polemiche per il servizio fotografico a Volodymyr Zelensky e alla moglie Olena Zelenska su Vogue

Martedì il celebre magazine di moda Vogue ha pubblicato online un lungo servizio dedicato alla first lady ucraina Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il servizio è stato realizzato dall’edizione statunitense di Vogue in collaborazione con quella ucraina e poi tradotto anche su Vogue Italia con il titolo “Il volto del coraggio”. Nell’immagine di copertina Zelenska, fotografata dalla nota fotografa di moda Annie Leibovitz, compare seduta con le mani incrociate sui gradini del palazzo presidenziale di Kiev; nel servizio è stata fotografata anche insieme al marito, accanto a delle soldatesse ucraine, in mezzo alle macerie della città. Zelenska parla dell’impatto della guerra sulla sua famiglia, delle sue attività da first lady e di come si sono conosciuti lei e il marito.

(Annie Leibovitz, dal sito di Vogue)

Il fatto che Zelensky e la moglie abbiano concesso una lunga intervista a una rivista di moda è stato molto criticato da chi la ritiene una scelta inopportuna e una strategia comunicativa discutibile, soprattutto visto che l’Ucraina è alle prese con un conflitto che dura ormai da più di cinque mesi.

(Annie Leibovitz, dal sito di Vogue)

Il servizio ha ricevuto commenti negativi anche in Italia, sui social network, da alcuni esperti di moda e su alcuni giornali critici nei confronti del presidente ucraino. Il Giornale ha definito Zelensky e la moglie «divi da copertina» e Mario Giordano ha, per esempio, scritto su La Verità: «E se il paese soffre perché non realizzare un bel servizio fotografico per Vogue? […] bombe, morti, feriti e fashion week». Altri hanno accusato Vogue di fare una propaganda schierata in favore dell’Ucraina e non vera informazione.

(Annie Leibovitz, dal sito di Vogue)

La nuova campagna del governo spagnolo sui corpi delle donne in spiaggia

La nuova campagna del governo spagnolo sui corpi delle donne in spiaggia

Il ministero dell’Uguaglianza spagnolo ha avviato una campagna di sensibilizzazione per invitare le donne a godersi l’estate in spiaggia senza il timore di subire «violenze estetiche» perché i loro corpi non rispecchiano i canoni tradizionali di bellezza. L’immagine che ha avviato la campagna mostra cinque donne che sorridono, a proprio agio con i loro corpi: in sovrappeso, invecchiati, con smagliature e dopo avere subìto una mastectomia, cioè l’asportazione della mammella. L’illustrazione è accompagnata dallo slogan: «L’estate è anche nostra».

La campagna è stata realizzata grazie a una collaborazione tra il ministero guidato da Irene Montero, del partito di sinistra Podemos, e l’Instituto de las Mujeres, un’organizzazione che dipende dal ministero e si occupa di parità di genere e dei diritti delle donne. È stata illustrata dallo studio transfemminista Arte Mapache, che si occupa proprio di rappresentare le persone che hanno un corpo diverso da quello dei canoni tradizionali di bellezza. «Tutti i corpi sono corpi da spiaggia», ha detto Antonia Morillas, la presidente dell’Instituto de las Mujeres.

L’iniziativa ha ricevuto vari apprezzamenti ma anche qualche critica: qualcuno per esempio ha osservato che le donne in sovrappeso potevano andare in spiaggia anche prima, senza il permesso del ministero dell’Uguaglianza. Ángela Rodríguez Pam, segretaria di stato per l’Uguaglianza e contro la Violenza di genere, ha chiarito che molte donne si aspettano di essere «odiate» perché esibiscono un corpo diverso dai canoni tradizionali: «quello che rivendichiamo è che tutti i corpi vanno bene».

Il video della violenta lite tra l’allenatore e il direttore sportivo del Torino

Il video della violenta lite tra l'allenatore e il direttore sportivo del Torino

Durante il ritiro della squadra di calcio del Torino a Waidring, un paese austriaco sulle Alpi tirolesi, l’allenatore Ivan Juric e il direttore sportivo (cioè il dirigente che si occupa della gestione della squadra e degli obiettivi appunto sportivi) Davide Vagnati hanno litigato animatamente, spintonandosi e urlandosi l’uno contro l’altro. L’episodio è avvenuto nel parcheggio dell’hotel dove alloggia la squadra e qualcuno l’ha ripreso in un video da un balcone: si vede Vagnati infuriato urlare a Juric «non sei un cazzo di nessuno, non mi alzi la voce», e Juric che lo spintona. Poi Vagnati, ancora più arrabbiato, urla: «devi avere rispetto» mentre un’altra persona dello staff, il team manager Marco Pellegri, cerca di dividerli. «Abbi rispetto di chi ti difende sempre, agli occhi di quel testa di cazzo!» dice Vagnati riferendosi, secondo molte interpretazioni, al presidente del Torino Urbano Cairo. Seguono altri insulti.

Poche ore dopo che il video aveva cominciato a circolare il direttore tecnico è intervenuto a Sky Sport minimizzando l’accaduto e dicendo: «C’è stata una discussione che non è stata bella da vedere, ma quando due persone tengono a fare le cose bene queste cose possono succedere. Il mister vuole nuovi giocatori il prima possibile, noi ci stiamo muovendo […]. Ci siamo già abbracciati, io e Juric siamo due persone vere che dicono le cose come stanno».

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