Il 17 settembre è stato pubblicato un video realizzato da Sandy Hook Promise, un’associazione fondata dopo la strage del 14 dicembre 2012 nella scuola elementare di Sandy Hook (Connecticut, Stati Uniti) in cui un ragazzo uccise 20 bambini e 7 adulti e poi si suicidò. Il video è stato girato per sensibilizzare la popolazione sulle conseguenze della diffusione delle armi da fuoco e inizia come uno spot promozionale per l’inizio del nuovo anno scolastico, con gli studenti che si rivolgono alla telecamera descrivendo gli oggetti che i genitori gli hanno regalato in vista delle nuove lezioni. Dopo poco però il tono del video cambia radicalmente, e mostra gli studenti mentre scappano o si nascondono dall’assalitore utilizzando gli oggetti della vita quotidiana a scuola. Le immagini sono piuttosto forti.
Lo speaker della Camera dei Comuni del Parlamento britannico, John Bercow, è diventato noto in tutta Europa per gli agitati dibattiti su Brexit e per alcuni tratti piuttosto originali e controversi del suo carattere. Bercow ha un modo tutto suo di urlare «ordeeeer», quando deve riportare l’ordine in Parlamento. Giovedì qualcosa è andato storto: a causa di un forte mal di gola, Bercow non aveva la voce e quando ha detto il suo solito «ordeeeer» gli è uscito un urlo molto rauco, che ha provocato le risa dei presenti.
«Volevo usare questa opportunità per confermare alla Camera che le temporanee condizioni della mia gola non sono dovute al consumo di un testicolo di canguro», si è giustificato Bercow, facendo riferimento a una buffa cosa detta il giorno prima dal primo ministro Boris Johnson. Durante un discorso al congresso del Partito Conservatore, Johnson aveva infatti detto che se il Parlamento britannico fosse stato un reality show nella giunga tutti i politici sarebbero stati eliminati, anche se sarebbe stato divertente vedere Bercow mangiare un testicolo di canguro.
Orderrrr! Oh dear…
Speaker John Bercow struggles in the Commons after losing his voicehttps://t.co/VdCWTF8ZIv pic.twitter.com/1X0ZkdrB92
— BBC Politics (@BBCPolitics) October 3, 2019
Nell’edizione di oggi del Sole 24 Ore c’è un’inserzione pubblicitaria di una pagina intera che parla della situazione a Hong Kong, la regione autonoma cinese dove da mesi sono in corso grandi proteste per chiedere maggiore democrazia e minore ingerenza da parte della Cina, che lo scorso martedì sono state molto violente. L’inserzione è stata pagata dal governo di Hong Kong, e dice che quello che si sente su ciò che sta succedendo a Hong Kong è «solo uno degli elementi di una complessa situazione sociale, economica e politica che risolveremo in autonomia nel tempo». Si parla del dialogo avviato dal governo, che vuole discutere i «temi oggetto di rimostranze», e si dice che «è senza dubbio una fase che supereremo. Lo facciamo da sempre».
Le autorità di Hong Kong comprano oggi sul Sole 24 ore una pagina pubblicitaria per dire "tranquilli, va tutto bene". Il messaggio è commissionato dal Governo della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong della Repubblica Popolare Cinese. pic.twitter.com/A7V4ioNV2J
— Giulio Passerini (@giuliopasserini) October 3, 2019
Nei giorni scorsi, la stessa pagina pubblicitaria, tradotta, era apparsa su altri quotidiani internazionali: in Finlandia, Paesi Bassi, Svezia, Canada, Germania, Australia e Regno Unito, in particolare sul Financial Times.
Kokonainen sivu poliittista propagandaa Helsingin Sanomissa. Valtion vaikuttamiskeinojen monet ulottuvuudet. #hongkong #kiina pic.twitter.com/FOQhSkb8FB
— Johanna Vuorelma (@VuorelmaJohanna) September 29, 2019
Opmerkelijke advertentie @NRC.
China gebruikt in Nederland gretig gebruik van de vrijheid van meningsuiting. Iets waar in China totaal geen ruimte voor is.
⬇ NRC vandaag pic.twitter.com/Io8pKaK6WF
— Eduard Nazarski (@EduardNazarski) September 26, 2019
Tro inte det demokratirörelsen säger, lita på kommunistpartiet. Helsida med partispråk i DN. vad blir nästa? Putins syn på Ukraina på betald helsida? Omdöme? @dn_ledare pic.twitter.com/07NGDOfxCC
— Ola Wong (@olawong) September 20, 2019
Respectfully: The Peoples Republic of China need not take out propaganda ads in #Canadian national newspapers saying the #HongKongProtest situation is complex and they will "solve it" #Canadians stand in solidarity with #democratic rights for #HongKong @globeandmail pic.twitter.com/Lejhec4UiU
— Rachel Rose (@rachelsprose) September 9, 2019
Fitch downgrades #HongKong debt because bills like the #ExtraditionLaw which threaten #HK unique jurisdiction. Meanwhile HK Government resorts to publishing an ad in Financial Times and other newspapers.https://t.co/CZqqSq0NEe pic.twitter.com/52IzpIQUdZ
— @gasull@mastodon.social (@gasull) September 8, 2019