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  • Martedì 28 gennaio 2025

Non avevamo mai fotografato questo toporagno

Sorex lyelli (dal profilo Facebook di Vishal Subramanyan)
Sorex lyelli (dal profilo Facebook di Vishal Subramanyan)

In California tre giovani ricercatori sono riusciti a fotografare un esemplare vivo di Sorex lyelli, un toporagno che vive tra le montagne della Sierra Nevada orientale e che era l’unico mammifero della California, tra quelli conosciuti, a non essere mai stato fotografato.

Il toporagno è stato immortalato da Vishal Subramanyan, un fotografo naturalista di 22 anni, Prakrit Jain e Harper Forbes, due studenti universitari di 20 e 22 anni. Hanno posizionato un centinaio di trappole nel suo habitat naturale, una piccola area montuosa dove hanno campeggiato per tre giorni, e le hanno monitorate costantemente, dormendo a turno solo due ore a testa.

Una delle ragioni per cui questa particolare specie di toporagno non era mai stata fotografata prima, oltre a un basso interesse scientifico, è che in generale è difficile catturare un toporagno vivo. Hanno poche ore di autonomia in mancanza di cibo: per questo, quando vengono catturati da una trappola, i ricercatori li trovano spesso già morti.

Durante la loro spedizione i ricercatori hanno catturato e fotografato (e poi liberato) diverse specie di toporagno. Hanno quindi prelevato un piccolo campione biologico per accertarsi successivamente in laboratorio di essere riusciti a fotografare proprio un Sorex lyelli.

Il Sorex lyelli (anche noto con il nome di toporagno del monte Lyell, una vetta della catena montuosa della Sierra Nevada californiana) è un piccolo mammifero di circa 9-10 centimetri e pesa tra i 2 e i 3 grammi. Ha occhi piccoli e neri, il muso appuntito e passa la maggior parte del proprio tempo sottoterra. Anche se è stato scoperto e classificato più di 100 anni fa dal biologo Clinton Hart Merriam, non si sa molto delle sue abitudini.

I tre ricercatori hanno spiegato che fotografare anche le specie meno conosciute non è soltanto un modo per catalogarle e apprendere qualcosa su di loro, ma anche per sensibilizzare le persone sulle conseguenze del cambiamento climatico e della perdita della biodiversità, utilizzando le immagini per creare una connessione più immediata tra le persone e gli individui fotografati.