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  • Mercoledì 3 febbraio 2021

Anche il secondo test di Starship è finito col botto

Nel tardo pomeriggio di martedì 2 febbraio (in Italia era notte), la compagnia spaziale statunitense SpaceX ha condotto un lancio sperimentale di “Starship”, la sua nuova astronave che un giorno dovrebbe essere impiegata per i viaggi verso la Luna e Marte. Il prototipo del veicolo spaziale (SN9) alto come un palazzo di 16 piani, e che ricorda un grande silo per i cereali, ha raggiunto un’altitudine di circa 10 chilometri, poi ha spento i motori ed è tornato al suolo per un atterraggio controllato finito con una fragorosa esplosione nei pressi di Boca Chica, nel Texas meridionale. Qualcosa di analogo era già accaduto lo scorso 9 dicembre, quando la versione SN8 si era disintegrata al suolo durante la fase di ritorno.


Esplosione finale a parte, il test è stato un successo e ha permesso a SpaceX di raccogliere molte informazioni sul comportamento della propria astronave. Starship è ancora in una fase iniziale di sviluppo ed è quindi normale che sia sottoposta a lanci sperimentali dagli esiti molto incerti. Entro poche settimane, SpaceX confida di sperimentare un nuovo prototipo, SN10, che dovrebbe consentire di ottenere ulteriori informazioni sull’aerodinamica e la resistenza dell’astronave.

SpaceX lavora a Starship da circa 8 anni, ma i test con i primi prototipi erano iniziati solo nel marzo dello scorso anno. Nella versione finale, l’astronave dovrebbe essere una delle più grandi mai realizzate, con un diametro di 9 metri e un’altezza di 50 metri. I piani prevedono che abbia la capacità di spostarsi in autonomia nello Spazio grazie a sei enormi motori a metano, che possono essere impiegati per fare atterrare verticalmente l’astronave sulla Terra o su altri corpi celesti, come la Luna e Marte. Per partire dal nostro pianeta, Starship dovrà fare affidamento sulla spinta di Super Heavy, un gigantesco razzo alto 72 metri ancora nella sua fase di sviluppo.

Il test col botto di Starship

Tag: spacex