Shane Hawkins ha suonato la batteria con i Foo Fighters in ricordo del padre, Taylor Hawkins

Shane Hawkins ha suonato la batteria con i Foo Fighters in ricordo del padre, Taylor Hawkins

Shane Hawkins, figlio sedicenne di Taylor Hawkins, batterista della rock band morto lo scorso 25 maggio a cinquant’anni, ha partecipato al concerto organizzato dai Foo Fighters per ricordare suo padre. Shane Hawkins ha suonato la batteria durante la canzone My Hero: la sua è stata un’esibizione molto energica, nello stile del padre. Durante il concerto, a cui hanno partecipato diversi ospiti tra cui Paul McCartney e Liam Gallagher, ci sono stati vari momenti di commozione.

L’enorme tempesta di polvere e sabbia in Arizona, negli Stati Uniti

L'enorme tempesta di polvere e sabbia in Arizona, negli Stati Uniti

In Arizona, negli Stati Uniti, c’è stata un’enorme tempesta di sabbia e polvere, alta quasi duemila metri e larga circa 80 chilometri. È un fenomeno noto anche con il suo nome arabo, haboob, e avviene spesso nelle aree desertiche, dall’Africa sahariana all’Australia passando per il Messico. Quando si verificano fenomeni atmosferici molto violenti in un paesaggio desertico, capita che il vento sollevi grandi quantità di sabbia, che si addensa fino a formare un’enorme massa che si sposta molto velocemente.

L’haboob dell’Arizona si è spostato a più di cento chilometri l’ora dalla zona di Casa Grande, nella parte meridionale dello stato, verso nord. È durato circa mezz’ora, lasciando nel frattempo migliaia di residenti senza corrente. All’interno della tempesta i venti hanno raggiunto un massimo di 105 chilometri orari ed è stata segnalata una visibilità quasi nulla.

La contestazione di un manifestante per i diritti LGBT+ sul palco di Giorgia Meloni, a Cagliari

La contestazione di un manifestante per i diritti LGBT+ sul palco di Giorgia Meloni, a Cagliari

Venerdì sera la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha tenuto un comizio a Cagliari nell’ambito della campagna elettorale per le elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Nel momento in cui è salita sul palco Meloni, un manifestante le si è avvicinato con in mano la bandiera arcobaleno, rappresentativa della comunità LGBT+, e le ha detto: «io voglio il diritto al matrimonio e il diritto all’adozione», riferendosi a coppie dello stesso sesso.

Meloni ha risposto: «va bene, tu vuoi tante cose, ognuno vuole delle cose». Poi, rispondendo al manifestante che stava dicendo di essere costretto ad andare all’estero per poter godere di quei diritti, Meloni ha continuato: «aspetta scusa, non devi scappare all’estero, tu vuoi delle cose e io voglio il diritto di pensarla in maniera diversa, si può non essere d’accordo».

Meloni poi ha cercato di congedarlo, ma il manifestante è rimasto per aggiungere qualcos’altro. In quel momento si sono avvicinati alcuni uomini del servizio d’ordine, ma Meloni li ha fermati con un gesto del braccio ed esclamando «Fermi tutti». Poi, con tono conciliante, Meloni ha chiesto al manifestante: «posso andare avanti?». Il manifestante è andato via pacificamente e Meloni le ha anche dedicato un applauso perché «io rispetto il coraggio delle persone di difendere quello in cui credo».

Alla manifestazione erano presenti centinaia di sostenitori di Fratelli d’Italia, ma anche un gruppo di contestatori che hanno cantato slogan antifascisti e indipendentisti sardi. A margine del comizio, in una zona diversa da quella in cui era allestito il palco, la polizia in tenuta antisommossa si è fronteggiata con i manifestanti e c’è stato qualche momento di tensione.

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