Un sacerdote americano ha usato una pistola ad acqua per le benedizioni

Un sacerdote americano ha usato una pistola ad acqua per le benedizioni

Un sacerdote cattolico della periferia di Detroit, negli Stati Uniti, è diventato improvvisamente famoso sui social network dopo che la sua parrocchia ha pubblicato alcune foto che lo mostrano spruzzare l’acqua santa per le benedizioni pasquali con una pistola ad acqua per bambini.

«L’idea iniziale era fare qualcosa per i bambini della parrocchia», ha raccontato a BuzzFeed News il sacerdote, che si chiama Tim Pelc e lavora nella parrocchia da più di trent’anni: «Stavano per vivere una Pasqua diversa dalle altre, quindi ho pensato: cosa posso inventarmi per osservare tutti i protocolli del distanziamento fisico?». Nelle foto pubblicate dalla pagina Facebook della parrocchia lo si vede puntare la pistola d’acqua sia su alcuni fedeli sia sui cestini di cibo.

È morto l’autore del video virale del “doppio arcobaleno”

È morto l'autore del video virale del "doppio arcobaleno"

Sabato 9 maggio è morto Paul Vasquez: nel 2010 aveva avuto un momento di fama perché un suo video, in cui riprendeva un “doppio arcobaleno” commentandolo con genuina gioia ed entusiasmo, era circolato moltissimo online.

Il video era stato pubblicato a gennaio 2010, ma a luglio dello stesso anno il noto presentatore Jimmy Kimmel lo aveva notato e l’aveva segnalato dal proprio account Twitter. Aveva poi invitato Vasquez al suo programma. Ne erano poi derivati parodie, remix con autotune, spot pubblicitari, un libro illustrato e un video di sicurezza per una compagnia aerea.

«Sono un’autorità mondiale quanto agli arcobaleni», aveva detto Vasquez nel 2015 in un’intervista a CNN. Vasquez viveva in montagna in solitudine, nutrendosi soprattutto di quello che coltivava, poco distante dai confini dello Yosemite National Park, in California. Aveva 57 anni.

I festeggiamenti per il rientro di Silvia Romano a Casoretto, il quartiere dove abitava

I festeggiamenti per il rientro di Silvia Romano a Casoretto, il quartiere dove abitava

Silvia Romano, la cooperante italiana liberata due giorni fa dopo un anno e mezzo di prigionia fra Kenya e Somalia, è rientrata in Italia domenica, verso le 14, all’aeroporto di Ciampino, a Roma. Negli stessi minuti decine di persone a Casoretto, il quartiere di Milano dove viveva prima del sequestro, hanno festeggiato il suo rientro con applausi, canti e campane suonate a festa.

– Leggi anche: Silvia Romano è rientrata in Italia

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