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  • Domenica 10 settembre 2023

A Londra tantissime persone hanno sventolato la bandiera europea durante un’importante esecuzione di un famoso canto patriottico britannico

(Isabel Oakeshott/Twitter)
(Isabel Oakeshott/Twitter)

Sabato sera nel Regno Unito c’è stata l’ultima serata dei Proms, la stagione concertistica annuale di otto settimane durante la quale vengono eseguiti e trasmessi sulla BBC uno o più concerti al giorno, normalmente dalla Royal Albert Hall di Londra. In occasione della serata un’associazione a favore del ritorno del Regno Unito nell’Unione Europea, Thank EU For The Music, ha organizzato una sorta di flash mob, regalando migliaia di bandierine europee all’entrata della Royal Albert Hall a chiunque le volesse. Centinaia di partecipanti hanno sventolato le bandierine durante il concerto, ma soprattutto durante l’esecuzione di “Rule Britannia”, forse il più famoso canto patriottico del Regno Unito.

Su Facebook l’associazione ha scritto che il successo del flash mob ha lanciato «un potente segnale» del fatto che il Regno Unito vuole rientrare nell’Unione, dopo esserne uscita in seguito a un referendum. In una lettera aperta a Tim Davie, direttore generale della BBC, il gruppo ha scritto che le bandiere erano inoltre un messaggio di «solidarietà per i musicisti che avvertono, come innumerevoli altre categorie, l’impatto distruttivo dell’isolamento» del Regno Unito dall’Europa.

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La manifestazione ha però suscitato reazioni piccate da parte di vari politici e opinionisti conservatori e a favore di Brexit. La nota giornalista di destra Isabel Oakeshott, per esempio, ha pubblicato un video della scena su Twitter, commentandolo con un verso di “Rule Britannia”, «i britannici non saranno mai schiavi», in riferimento alla convinzione che l’Unione Europea in passato limitasse eccessivamente le azioni dei governi britannici.