È stato assegnato il primo rigore con la “moviola in campo”
Questa mattina, nel corso di Kashima Antlers-Atletico Nacional, semifinale del Mondiale per club FIFA che si sta svolgendo in questi giorni in Giappone, l’arbitro ungherese Viktor Kassai si è servito per la prima volta in una partita ufficiale del VAR (Video Assistant Referees) – la cosiddetta moviola in campo – per assegnare un calcio di rigore. Nel primo tempo, dopo un fallo commesso da un difensore colombiano, Kassai ha interrotto il gioco e si è avvicinato a bordo campo per raggiungere il quarto uomo e il monitor collegato con la postazione in cui gli assistenti stavano valutando il fallo. Si è fermato alcuni secondi, con l’aiuto degli assistenti ha giudicato l’intervento come falloso ed è tornato in campo assegnando il calcio di rigore in favore dei Kashima Antlers, che poi sono andati in vantaggio. È la prima volta che il VAR viene utilizzato per assegnare un calcio di rigore, per giunta nel corso di una partita di un torneo di una certa importanza. C’è un dettaglio non da poco, però: il calciatore che subisce il fallo era molto probabilmente in fuorigioco, e di questo arbitri e assistenti non si sono accorti né prima e né dopo.
Il VAR si trova ancora nella sua fase di sperimentazione ed è utilizzato solo in alcune competizioni, tra cui la Serie A, ma in diversi modi: in Italia è ancora offline, nel senso che l’arbitro non può comunicare con gli assistenti davanti ai monitor, e il materiale visionato non influisce nell’andamento della gara ma è solamente registrato e inviato alla FIFA. Nella coppa nazionale olandese invece, l’arbitro è collegato agli assistenti solo tramite auricolare e non può rivedere le azioni: può solo ricevere istruzioni e correggere le proprie decisioni.