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  • Mercoledì 29 aprile 2020

I ricci di mare indossano volentieri un cappello

(Wilson Souza)
(Wilson Souza)

I ricci di mare si muovono lentamente, ma si muovono: hanno centinaia di pedicelli appiccicosi con cui si spostano verso fonti di cibo sul fondale marino e grazie a cui riescono a “scalare” rocce e scogli. Capita anche che usino questi pedicelli per caricarsi piccoli sassi e conchiglie sul loro lato superiore, quello dove hanno l’ano. È un comportamento che è stato osservato da diversi biologi e, recentemente, da un appassionato di acquari del Colorado, Wilson Souza. Sul forum per impallinati degli acquari Reef2Reef, Souza ha raccontato di aver fabbricato piccoli cappelli usando una stampante 3D per vedere se i suoi ricci di mare se li sarebbero caricati sopra, ed è effettivamente successo.

(Wilson Souza)

(Wilson Souza)

Ricci di mare di diverse specie sono stati osservati nel caricarsi addosso sassi e conchiglie (e anche una pallina da golf). Gli scienziati usano il verbo “coprirsi” per descrivere questo comportamento perché ritengono che i ricci usino questi oggetti appunto per coprirsi, difendersi da qualcosa. L’ipotesi degli scienziati è che lo facciano per schermarsi dai raggi ultravioletti: nel 2002 un gruppo di biologi irlandesi scoprì che i ricci si coprivano in maggior numero (o si spostavano verso aree ombreggiate dei propri acquari) quando erano illuminati con l’intero spettro dei raggi ultravioletti. In un altro studio, fatto osservando ricci di mare in natura, nel golfo della California, si era scoperto che si coprivano di più se la forza delle onde era maggiore.

(Wilson Souza)

Secondo un terzo studio, del 2007, una serie di fattori spinge i ricci a coprirsi: quello principale è la difesa dalle onde e da parti di alghe in movimento. I sassi insomma servirebbero soprattutto per ancorarsi al fondale. Nel caso dei cappelli di Souza però, dato che sono stati “indossati” in un acquario, è probabile che i ricci si siano coperti soprattutto dai raggi ultravioletti.