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  • Mercoledì 14 maggio 2025

Un deputato è entrato alla Camera vestito da fantasma per protestare contro chi vuole boicottare i referendum

Riccardo Magi trascinato fuori dall'aula vestito da fantasma (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)
Riccardo Magi trascinato fuori dall'aula vestito da fantasma (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

Mercoledì Riccardo Magi, deputato e leader del partito +Europa, è stato trascinato fuori dalla Camera dei deputati dopo esserci entrato travestito da fantasma per protestare contro la campagna per favorire l’astensionismo che il governo di Giorgia Meloni sta portando avanti per i referendum dell’8 e del 9 giugno. Secondo Magi il governo non starebbe informando adeguatamente i cittadini sui temi su cui dovranno votare.

Magi è entrato in aula vestito da fantasma mentre il deputato leghista Riccardo Molinari rivolgeva un’interrogazione alla presidente Giorgia Meloni, ed è stato portato via da alcuni funzionari della Camera, mentre rivolgendosi proprio a Meloni la accusava di voler silenziare il dibattito attorno ai referendum e ostacolare la partecipazione popolare. Non è la prima volta che un politico si traveste da fantasma per protestare contro l’astensionismo ai referendum: lo aveva fatto anche Marco Pannella, storico leader del Partito Radicale da cui anche Magi proviene, durante un dibattito televisivo.

L’invito all’astensionismo è stato fatto altre volte da leader politici in disaccordo coi contenuti di un referendum: la Costituzione stabilisce che se non vota almeno la metà degli aventi diritto non si raggiunge il quorum, cioè la soglia di affluenza necessaria a considerare il risultato del voto, e quindi i risultati del referendum sono nulli.

– Leggi anche: Tutto quello che c’è da sapere sui referendum dell’8 e del 9 giugno