Non si trova la legge per sostituire Obamacare (materialmente)

Non si trova la legge per sostituire Obamacare (materialmente)

La giornalista di Vox Sarah Kliff, che da anni si occupa fra le altre cose del sistema sanitario americano, si trovava ieri al Congresso per seguire i lavori parlamentari sulle modifiche alla riforma sanitaria che verranno presumibilmente introdotte dai Repubblicani. Dopo che per mesi i Repubblicani non avevano idea di come rimpiazzare la legge introdotta dall’amministrazione Obama, nelle ultime settimane è circolata una bozza di riforma, la cui esistenza è stata confermata anche dal Repubblicano più alto in grado al Congresso, lo speaker alla Camera Paul Ryan. Il guaio però è che la bozza, materialmente, non si trova.

Kliff ha assistito a un paio di scene piuttosto buffe. A un certo punto si è sparsa la voce che la bozza potesse trovarsi nella stanza H-157 del Congresso, dove si sarebbe dovuto tenere un meeting segreto fra parlamentari Repubblicani. I giornalisti che si sono fatti trovare sul posto hanno trovato la stanza sorvegliata dalla polizia, che non faceva entrare nessuno: nemmeno due parlamentari – il Repubblicano Rand Paul e il Democratico Paul Tonko.

Poco dopo, è uscito dalla stanza Kevin Brady, un deputato Repubblicano conservatore che ha spiegato ai giornalisti che dentro la stanza non c’era nessuna bozza, e che lui si trovava lì per un altro incontro. A quel punto è arrivato un gruppo di parlamentari Democratici, uno dei quali, Steny Hoyer, è riuscito a entrare a sorpresa nella stanza ma non ha trovato nulla. Uscendo, si è messo a parlare con un busto di Abraham Lincoln: «signor Lincoln, non riesco a trovare la legge», ha detto al busto e ai giornalisti presenti.

In un altro articolo in cui raccoglie tutte le informazioni sulla sua giornata al Congresso, scritto qualche ora dopo, Kliff ha spiegato che la bozza non era ancora stata trovata.

Cosa diavolo stanno facendo questi tacchini?

Cosa diavolo stanno facendo questi tacchini?

Da qualche ora sta girando su internet un video in cui si vede una ventina di tacchini che girano in cerchio intorno a un gatto morto in mezzo a una strada. Il tweet con il video è già stato condiviso più di 30mila volte e alcuni importanti siti d’informazione ne hanno parlato, chiedendo anche a qualche esperto di spiegare l’inquietante fenomeno. Alan Krakauer, un biologo e studioso di comportamento degli uccelli che lavora alla University of California, ha detto a The Verge che è normale che certi animali in basso nella catena alimentare lo facciano nell’approcciarsi a un predatore e che ha già visto alcuni tacchini fare la stessa cosa con un coyote. Richard Buchholz, professore di biologia della University of Mississippi, ha però aggiunto che è strano che quei tacchini lo facciano con un gatto, che non è un loro predatore. In più, i tacchini non sono soliti mangiare animali morti.

La cosa più probabile, ha scritto The Verge, è che, semplicemente, ogni tacchino stia seguendo quello che lo precede, ma essendo un cerchio ognuno di quei tacchini segue quello che lo precede. Sarebbe interessante sapere quanto è durata la cosa ma per ora l’utente che ha ripreso il video non ha aggiunto altre informazioni (sta però condividendo, con gran stupore, tutti gli articoli che parlano del suo video).

Meglio non dare da mangiare agli orsi allo zoo

Meglio non dare da mangiare agli orsi allo zoo

Nello zoo Badaling di Pechino è possibile girare in auto e avvicinarsi agli animali, ma è sconsigliato uscire e anche solo abbassare i finestrini, per il pericolo di venire attaccati: cosa peraltro successa l’anno scorso a una donna, che venne aggredita e uccisa da una tigre. Non è stata quindi una grande idea quella di una famiglia che ha abbassato i finestrini per dare da mangiare a un gruppo di orsi tibetani, come mostra un video diffuso da un altro visitatore dello zoo su Weibo, il più grosso social network cinese. A un certo punto un orso infila la testa in macchina, dove c’è anche un bambino piccolo, prima che gli operatori dello zoo intervengano ordinando dall’altoparlante alla famiglia di spostarsi.

Gli orsi tibetani sono considerati una specie vulnerabile, la categoria prima di quella “a rischio di estinzione”, in parte a causa della deforestazione in Cina, in parte perché vengono cacciati e tenuti in cattività per la loro bile, considerata digestiva nella medicina tradizionale cinese.

Nuovo Flash