Le prime immagini delle monete con il volto di re Carlo III

Le prime immagini delle monete con il volto di re Carlo III

Il Royal Mint, la zecca del Regno Unito, ha diffuso le prime immagini delle nuove monete con il ritratto di re Carlo III, successore della defunta regina Elisabetta II: la sua effige compare sia sulla moneta da 50 pence che su una speciale moneta commemorativa da 5 sterline. Il ritratto di Carlo III è stato disegnato dallo scultore inglese Martin Jennings e sembra piuttosto fedele alla sua età attuale, 73 anni: la faccia del nuovo monarca è girata verso sinistra, il lato opposto rispetto alle monete su cui era raffigurata la regina, come vuole la tradizione. A differenza delle monete su cui compare la regina Elisabetta II, nelle nuove monete Carlo III non indossa la corona, come era accaduto per i precedenti re.

Secondo quanto scrive BBC, Carlo ha approvato personalmente il ritratto e sarebbe soddisfatto del risultato finale. Le monete da 50 pence con la sua faccia saranno messe in circolazione entro la fine dell’anno: quelle che raffigurano la regina Elisabetta, che sono circa 27 miliardi, continueranno a essere valide. All’inizio del 2023 cominceranno a essere coniate anche le altre monete con il ritratto di Carlo III, da 1 penny a 2 sterline.

«Una vettura è venuta a mancare causa guasto»

«Una vettura è venuta a mancare causa guasto»

ATAC, l’azienda dei trasporti pubblici di Roma, come molte altre usa il proprio canale Twitter per diffondere informazioni sulla viabilità e rispondere alle domande degli utenti su ritardi, guasti e problemi. Questa mattina, rispondendo proprio a una domanda su perché un autobus non arrivasse, il profilo ATAC ha però scritto così:

L’intenzione di chi ha scritto il tweet era piuttosto chiara: spiegare che c’è un ritardo perché manca una vettura che ha avuto un guasto. Ma l’espressione “venire a mancare” è uno dei tanti eufemismi – spesso ridicoli – che si usano quando una persona muore: come “ci ha lasciato”, “è scomparsa”, “non è più tra noi” e così via. Applicata a una vettura (un autobus, nello specifico) l’espressione ha assunto un tono straniante e involontariamente comico.

Ci sono state varie reazioni, tutte piuttosto divertite.

A chi è andata la palla da baseball da 2 milioni di dollari

A chi è andata la palla da baseball da 2 milioni di dollari

Nella notte tra mercoledì e giovedì Aaron Judge, battitore dei New York Yankees, ha realizzato il sessantunesimo fuori campo della stagione, eguagliando il record dell’American League — una delle due divisioni della Major League Baseball — appartenuto fin dal 1961 a Roger Maris, storico ex giocatore degli Yankees. Judge lo ha realizzato a Toronto in una delle ultime partite della stagione regolare, che gli Yankees hanno vinto.

Tra gli appassionati c’era molta attesa per il sessantunesimo fuori campo di Judge, non solo per il valore sportivo del momento, ma anche perché quando si parla di record nel baseball, tutti gli oggetti in qualche modo collegati all’evento hanno un grande mercato e possono valere anche diversi milioni di dollari.

In questo caso, l’oggetto più ambito era ovviamente la pallina colpita da Judge e mandata fuori campo, per la quale erano già stati offerti fino a 2 milioni di dollari. A Toronto però nessuno è riuscito a prenderla, o meglio nessun tifoso: due spettatori canadesi l’hanno solo sfiorata, con conseguente grande disappunto.

La pallina è finita quindi in uno spazio adiacente al campo ed è stata raccolta da un allenatore dei Toronto Blue Jays, Matt Buschmann, che poi l’ha consegnata agli Yankees per farla avere a Judge, come già era successo con la palla del sessantesimo fuori campo. A sua volta, Judge l’ha regalata a sua madre.

In tutto questo, Buschmann non ha però fatto i conti con la moglie, che dopo aver visto il marito con la pallina aveva scritto su Twitter: «Sono qui in Florida alle prese con l’uragano, ma la buona notizia è che posso andare in pensione» riferendosi al valore della pallina. Quando però ha saputo che era stata ridata agli Yankees ha parlato ironicamente di divorzio.

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