Il primo tweet da libero del giornalista Jason Rezaian, scarcerato in Iran il 16 gennaio

Il primo tweet da libero del giornalista Jason Rezaian, scarcerato in Iran il 16 gennaio

Il giornalista del Washington Post Jason Rezaian ha pubblicato oggi il suo primo tweet da quando lo scorso 16 gennaio è stato liberato da una prigione iraniana nella quale si trovava dal 22 luglio 2014.

Rezaian, che ha doppia cittadinanza americana e iraniana, era stato accusato di spionaggio ed è stato liberato dopo 14 mesi di negoziati, lo stesso giorno in cui erano state rimosse le sanzioni imposte all’Iran per via dello sviluppo del suo programma nucleare. La scorsa estate l’Iran aveva accettato una grossa riduzione delle sue capacità nucleari oltre a regolari ispezioni internazionali. Contro l’Iran rimangono in vigore altre sanzioni, come quelle imposte per il suo appoggio ad organizzazioni considerate terroristiche.

La profezia di Ghostbusters II sul mondo che finisce oggi

La profezia di Ghostbusters II sul mondo che finisce oggi

In una delle scene del film del 1989 “Ghostbusters II”, Peter Venkman, un ex membro degli “acchiappa-fantasmi” interpretato da Bill Murray, parla con alcuni sensitivi nel corso del suo programma in onda su una televisione locale. Uno di loro spiega che un alieno gli ha rivelato la data della fine del mondo: il 14 febbraio 2016. Venkman commenta con aria grave: «San Valentino…che colpo».

Non è chiaro perché, ma nella versione italiana la data della fine del mondo è stata spostata al 2017.

La faccenda degli Stadio e dei nastri arcobaleno a Sanremo

La faccenda degli Stadio e dei nastri arcobaleno a Sanremo

Durante questa edizione del festival di Sanremo diversi partecipanti, tra cui Enrico Ruggeri, Noemi, i Bluvertigo, Patty Pravo ed Eros Ramazzotti,  hanno espresso la loro solidarietà alla comunità LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) portando sul palco dei nastri color arcobaleno. Altri hanno fatto dichiarazioni, più o meno esplicite sull’importanza dei pari diritti in un momento molto importante per il loro avanzamento con la votazione in Senato della legge Cirinnà. Gli Stadio, che hanno vinto il festival con la canzone “Un giorno mi dirai”, sono stati uno dei gruppi che non hanno indossato i nastri, un dettaglio che è stato fatto notare da alcuni opinionisti contrari all’approvazione del dll come Mario Adinolfi, ex deputato del Partito Democratico e oggi direttore del giornale cattolico conservatore La Croce.

Nella conferenza stampa dopo la vittoria, però, gli Stadio hanno precisato la loro posizione sul tema. Il cantante del gruppo Gaetano Curreri ha detto: «La legge delle unioni civili deve essere approvata il prima possibile. Non ci siamo messi niente addosso ma non è che se uno non si mette qualcosa addosso non la pensa in quel modo». La sua dichiarazione è stata ripresa in un tweet di RTL 102.5, subito retwittato dall’account ufficiale degli Stadio.

Nuovo Flash