La pagina Facebook di Vox ha di recente condiviso un video di qualche mese fa che parla di una pratica – forse uno sport, dipende dai punti di vista – che ha a che fare con le piramidi fatte di bicchieri di plastica, quelle che magari avete fatto quella volta che vi annoiavate al tavolo di una festa. Il video mostra – a velocità naturale e poi al rallentatore – alcune delle migliori prestazioni dei migliori al mondo, spiegando che ci sono determinati tipi di piramidi da fare. Il video spiega anche: che ci sono appositi bicchieri usati dai campioni, che c’è chi riesce a fare tutto senza nemmeno guardare, che c’è una specie di apposita piattaforma usata per appoggiare i bicchieri e cronometrare quanti secondi ci vogliono per fare una determinata piramide di bicchieri, che questa pratica competitiva esiste da diversi anni. E che, comunque, è «molto più di un hobby».
È stato diffuso venerdì il video della canzone di Kendrick Lamar e Rihanna – due dei musicisti americani di maggior successo mondiale di questi anni – “Loyalty”, tratta dal disco di Lamar Damn, che era uscito lo scorso aprile: è il quarto singolo del disco.
Il 27 luglio del 1987 uscì un “45 giri” che sbancò in mezzo mondo, “Never gonna give you up” di Rick Astley. Lui era un ventunenne inglese con l’aria molto per bene e precisina, e un vocione soul: era stato scoperto da un famoso team di produttori pop (Stock, Aitken e Waterman) e aveva già fatto un singolo senza nessun successo. “Never gonna give you up” invece fu il disco più venduto dell’anno nel Regno Unito e arrivo al primo posto in più di venti paesi.
Una serie di singoli e dischi successivi ebbero ancora ottimi successi a partire da quel primo, ma sempre declinanti: Astley divenne il simbolo di una musica pop molto sintetica, artificiosa e inconsistente e le sue frustrazioni lo portarono a ritirarsi dalla musica già nel 1993, a soli 27 anni. Ricominciò a cantare nel 2001, ma ritrovò un imprevedibile successo nel 2007 dopo che “Never gonna give you up” divenne per ragioni molto accidentali una sorta di “meme” e tormentone online, col video e i suoi spezzoni usati come forma di risposta spiritosa o di link a sorpresa nei più diversi contesti: fenomeno che prese il nome di “rickrolling” e che riportò attenzioni e popolarità su Rick Astley.
30 years ago today I said I was Never Gonna Give You Up. I am a man of my word – Rick x pic.twitter.com/VmbMQA6tQB
— Rick Astley (@rickastley) July 27, 2017