La “papamobile” che papa Francesco voleva diventasse una clinica mobile a Gaza ora è funzionante

Uno degli ultimi desideri di papa Francesco prima di morire era che una delle sue “papamobili” (le particolari vetture usate dal papa per salutare i fedeli e nelle occasioni ufficiali) venisse donata alla popolazione di Gaza e servisse come clinica mobile. Ora la Caritas ha detto che sono state completate le modifiche necessarie: le autorità israeliane però non hanno ancora consentito alla papamobile di entrare nella Striscia di Gaza, dove l’ingresso di aiuti umanitari e beni di prima necessità è limitato nonostante un cessate il fuoco in vigore da ottobre.

Il processo di conversione della papamobile in clinica mobile (REUTERS/Mussa Qawasma)
All’interno del veicolo sono state messe varie attrezzature mediche, fra cui un frigo per la conservazione delle medicine, e potrà essere usata fra le altre cose per la somministrazione di vaccini. La papamobile in questione è una delle molte usate da Francesco durante il suo papato: è una Mitsubishi che gli era stata donata da Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (un organo che governa limitatamente alcune parti della Cisgiordania) durante una visita nella regione nel 2014, e da quell’anno si trova esposta a Betlemme.
Papa Francesco aveva molto a cuore la situazione dei cristiani palestinesi, e a partire dall’invasione israeliana della Striscia di Gaza manteneva rapporti quasi quotidiani con Gabriel Romanelli, il parroco della chiesa della Sacra Famiglia, l’unica comunità cattolica del territorio.
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