Un grande oggetto non ancora identificato è stato trovato su una spiaggia australiana

(Youtube)
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Sabato su una spiaggia dell’Australia Occidentale, circa 250 chilometri a nord della città di Perth, è stato trovato un grosso oggetto che non è ancora stato identificato con certezza. È un cilindro con un diametro di circa 2 metri, fatto di un materiale simile alla fibra di carbonio. Il giorno seguente la polizia è intervenuta e ha impedito alle persone di avvicinarsi in attesa che ne venisse appurata la provenienza e l’eventuale pericolosità.

L’ipotesi più accreditata è che l’oggetto sia una parte di un razzo spaziale caduta nell’Oceano Indiano negli ultimi mesi. Le agenzie spaziali organizzano i lanci in modo che le parti non riutilizzabili dei razzi cadano in mare e non su zone abitate, e di tanto in tanto accade che poi parti di razzi o satelliti arrivino sulle coste trasportate dai moti ondosi. Nel 1993 sempre in Australia Occidentale furono per esempio ritrovati alcuni rottami, in seguito al rientro nell’atmosfera della stazione spaziale Skylab.

Brad Tucker, un astrofisico dell’Australian National University, ha detto a WAtoday, una testata locale, che «la mia regola con i rifiuti spaziali è uguale a quella per gli animali australiani: non toccare a meno di non sapere quello che stai facendo. Il combustibile solitamente è cancerogeno, quindi è importante prestare attenzione».

Nella sera di sabato, prima che emergessero queste preoccupazioni e che la polizia impedisse l’accesso alla zona del ritrovamento, gli abitanti del luogo si erano ritrovati sulla spiaggia per osservare l’oggetto, dopo che una coppia lo aveva trascinato fuori dall’acqua. Un abitante ha detto ad ABC, l’emittente pubblica australiana, di aver passato una bella serata lì attorno, con i bambini che costruivano castelli di sabbia e fra le venti e le trenta persone presenti.