La Nuova Zelanda vuole che i turisti la smettano di fare sempre le stesse foto

La Nuova Zelanda vuole che i turisti la smettano di fare sempre le stesse foto

Il dipartimento del turismo della Nuova Zelanda ha pubblicato un video in cui invita i turisti a smetterla di fare sempre lo stesso tipo di foto da pubblicare sui social network, e a provare “qualcosa di nuovo”. Nel video il comico Tom Sainsbury interpreta un membro del Social Observation Squad (SOS), una squadra fittizia che ha il compito di dissuadere i turisti dal fare foto banali (dalla classica foto a braccia alzate in cima a una montagna a quella delle gambe in primo piano con il mare sullo sfondo). La campagna è indirizzata ai cittadini neozelandesi, dato che il paese ha chiuso i confini a causa del coronavirus, anche se la prima ministra Jacinda Ardern ha detto di sperare di trovare un accordo per permettere viaggi turistici dall’Australia e da altre nazioni dell’Oceano Pacifico.

– Leggi anche: Su Instagram è tutto uguale?

La poesia recitata da Amanda Gorman prima del Super Bowl

La poesia recitata da Amanda Gorman prima del Super Bowl

Prima dell’inizio del Super Bowl, la finale del campionato di football americano, Amanda Gorman, poetessa di 22 anni divenuta famosa durante la cerimonia di insediamento di Joe Biden, ha recitato una sua nuova poesia dedicata a tre americani che si sono distinti durante la pandemia. In “Coro dei capitani” Gorman ha parlato di James Martin, ex soldato di Pittsburgh che oltre all’attività benefica a favore dei veterani di guerra ha trasmesso partite liceali in streaming per le famiglie degli studenti bloccate a casa, di Trimaine Davis, insegnante di Los Angeles che fornisce dispositivi elettronici e connessioni internet agli studenti sprovvisti, e dell’infermiera Suzie Dorner, di Tampa, rappresentante di tutti gli operatori sanitari americani.

Qui il video con il testo.

La copertina del Süddeutsche Zeitung Magazin con il coming out di 185 attori e attrici LGBT+

La copertina del Süddeutsche Zeitung Magazin con il coming out di 185 attori e attrici LGBT+

Nell’articolo di copertina del Süddeutsche Zeitung Magazin di questa settimana, il magazine allegato al quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, 185 attori e attrici gay, bisessuali e transgender hanno fatto pubblicamente coming out, firmando un manifesto in cui chiedono una maggiore rappresentanza delle persone LGBT+ nella televisione e nel cinema.

Il titolo della copertina dice: «Siamo già qui». All’interno della rivista, nel manifesto si legge: «Ci identifichiamo, tra le altre cose, come lesbiche, gay, bi, trans, queer, inter e nonbinari. Fino a ora non siamo stati in grado di parlare apertamente delle nostre vite private senza temere ripercussioni nelle nostre vite professionali».

Nella rivista ci sono anche interviste ad alcune persone firmatarie del manifesto, che raccontano come agenti, manager e produttori avessero sconsigliato loro di fare coming out, perché questo avrebbe potuto danneggiare la loro carriera e render loro più difficile essere accettati per i ruoli di personaggi eterosessuali.

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