In Nuova Zelanda un cartello sessista verrà cambiato grazie al suggerimento di una bambina di 7 anni

(RICARDO ARDUENGO/AFP/Getty Images)
(RICARDO ARDUENGO/AFP/Getty Images)

In Nuova Zelanda l’agenzia governativa che si occupa dei trasporti ha deciso di cambiare i propri cartelli che segnalano la presenza di lavoratori addetti alla manutenzione dei pali della luce dopo che Zoe Carew, una bambina di 7 anni, aveva segnalato il fatto che usavano un linguaggio sessista. Sui cartelli attualmente usati infatti c’è scritto “Linemen”, che letteralmente significa “uomini che si occupano della linea elettrica”: Carew ha scritto una lettera al capo dell’agenzia dei trasporti per dire che «anche le donne possono fare questo lavoro» e per suggerire che la scritta sul cartello fosse sostituita con “Line-workers”, cioè “operai che si occupano della linea elettrica”.

Fergus Gammie, il capo dell’agenzia dei trasporti neozelandese, ha risposto alla lettera di Carew ringraziandola e dicendole che quando i cartelli avranno bisogno di essere sostituiti se ne useranno di nuovi con la scritta “Line crew”, “squadra che si occupa della linea elettrica”, per cui non si dovrà aumentare la larghezza del cartello.

La madre di Carew ha postato su Twitter sia la lettera che sua figlia ha scritto sia quella che ha ricevuto in risposta.

In Italia cartelli simili al neozelandese “Linemen” sono quelli che segnalano lavori in corso con personale su strada: dicono «Rallentare» e poi sotto sia «operai al lavoro» che «men at work», per chi non sa l’italiano.