La fascia delle capitane della Serie A femminile di calcio, con scritto “Capitana”

La capitana della Juventus Martina Rosucci con la nuova fascia, 14 agosto 2022 (Giuseppe Cottini/Getty Images)
La capitana della Juventus Martina Rosucci con la nuova fascia, 14 agosto 2022 (Giuseppe Cottini/Getty Images)

Da una decina di giorni le capitane delle squadre italiane della Serie A femminile di calcio stanno usando una nuova fascia: non c’è più scritta solo la lettera “C”, come nella scorsa stagione, ma per intero “Capitana”. È un’operazione che ha un grosso significato simbolico perché in Italia si usano spesso termini maschili per indicare le calciatrici (“portiere” al posto di “portiera”, o “capitano” al posto di “capitana”, appunto), una cosa che non succede in altri sport, come la pallavolo. Questo succede perché il calcio è ancora percepito come uno sport giocato e seguito soprattutto dai maschi.

Sara Gama, ex capitana della Nazionale e della Juventus che si è ritirata ad aprile dal calcio, aveva parlato di recente proprio dei termini “capitano” e “capitana” su Small Talk, un podcast prodotto dalla Juventus e condotto da Carlo Pastore. «Quando sento i tifosi che mi chiamano “capitano” con rispetto io sono contenta. Non è che mi importa. È vero però che abituarsi a utilizzare la declinazione giusta cambia le cose, perché non è uguale. Declinare è comprendere un altro mondo».

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