Il New York Times ha cambiato in corsa un controverso titolo sulle stragi del weekend

Il New York Times, il più importante e autorevole quotidiano statunitense, ha cambiato il titolo della prima pagina di oggi tra la prima e la seconda edizione, dopo aver ricevuto moltissime critiche sui social network sia da normali lettori che da importanti politici del Partito Democratico. Parlando del discorso del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle stragi di El Paso e Dayton, che nel weekend hanno provocato 30 morti, il New York Times aveva titolato: «Trump chiede unità contro il razzismo».

Leggendo un messaggio davanti alle telecamere, Trump ieri ha effettivamente “chiesto unità contro il razzismo”: molti però hanno protestato per come il titolo ignorasse la storia politica recente di Trump, fatta di frequenti dichiarazioni esplicitamente razziste e di una propaganda che – a detta di molti esperti – ha alimentato e legittimato la xenofobia nel paese. Soltanto nelle ultime settimane Trump ha detto a quattro deputate statunitensi non bianche di tornare da dove sono venute ed è sembrato molto divertito quando il pubblico di un suo comizio ha suggerito di sparare agli immigrati. Dopo le molte proteste, arrivate anche da politici Democratici come Kirsten Gillibrand, Corey Booker e Alexandria Ocasio-Cortez, il New York Times ha cambiato il titolo, scegliendo «[Trump] se la prende con l’odio ma non con le armi». Tra la prima e la seconda edizione non era successo niente di nuovo: la decisione del giornale è dipesa con ogni probabilità dalle reazioni degli utenti su Twitter, che hanno minacciato di cancellare gli abbonamenti e colto l’occasione per criticare il New York Times, che nonostante i molti scoop pubblicati su Trump negli ultimi due anni è stato spesso accusato di essere troppo moderato.