Il premio per il miglior design del 2020 è andato a una giostra nel muro del Messico

Il premio per il miglior design del 2020 è andato a una giostra nel muro del Messico

Il premio per il miglior design del 2020 assegnato dal Design Museum di Londra, uno dei più importanti al mondo, è andato a Teeter-Totter Wall, un’installazione disegnata dagli architetti californiani Ronald Rael e Virginia San Fratello e realizzata nel luglio del 2019. Era composta da tre altalene basculanti rosa inserite tra le fessure del muro costruito al confine tra Stati Uniti e Messico. In questo modo i bambini di El Paso, in Texas, e quelli di Juárez, in Messico, poterono giocare insieme e guardarsi l’un l’altro, nonostante la barriera alta 6 metri. I due architetti avevano immaginato una giostra da realizzare lungo un confine nel 2009 e dieci anni dopo divenne realtà: rimase attiva solo 20 minuti, ma le foto e video fecero il giro del mondo.

Tim Marlow, direttore e amministratore delegato del museo, ha detto che il «Teeter-Totter Wall ha incoraggiato nuovi modi di interazione umana. Ricorda in modo inventivo e ficcante che gli esseri umani possono andare oltre le forze che cercano di dividerli».

Il museo prevede altre 5 categorie di premio: per l’architettura, il design digitale, la moda, la grafica e il prodotto, che potete trovare qui.

 

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La prima espulsione di Lionel Messi con il Barcellona

La prima espulsione di Lionel Messi con il Barcellona

Il giocatore argentino Lionel Messi, da molti considerato il più forte calciatore al mondo e tra i più forti di tutti i tempi, è stato espulso domenica durante la finale di Supercoppa di Spagna giocata a Siviglia tra il Barcellona e l’Athletic Bilbao. È una notizia ripresa oggi dai giornali sportivi perché è la prima volta che Messi riceve un’espulsione da quando gioca con il Barcellona, ed è arrivata dopo 753 partite.

Nei minuti finali del secondo tempo supplementare, quando la partita era sul risultato di 3-2 per l’Athletic Bilbao, Messi ha colpito al volto un giocatore avversario, Asier Villalibre, per divincolarsi da una marcatura, lontano dall’azione. L’arbitro della partita, Gil Manzano, è stato richiamato dal suo assistente per una verifica al VAR e ha poi espulso Messi, che probabilmente riceverà ora una squalifica da scontare in campionato (almeno due giornate, secondo il quotidiano sportivo spagnolo Marca). L’Athletic Bilbao ha poi vinto la Supercoppa.

In precedenza Messi, che ha 33 anni, era stato espulso due volte soltanto in tutta la sua carriera da calciatore, ed entrambe le volte mentre giocava per l’Argentina. La prima volta, nell’agosto 2005 a Budapest, durante una partita amichevole contro l’Ungheria, era anche la prima volta che giocava per la nazionale. Fu una decisione discutibile, di sicuro molto severa, ma mostrò una dinamica destinata poi a ripetersi negli anni: l’irritabilità di Messi rispetto alle marcature molto strette e aggressive da parte dei difensori avversari.

Una seconda espulsione arrivò nel 2019 in Brasile, durante una partita di Coppa America contro il Cile, per uno scontro fisico con il centrocampista avversario Gary Medel dopo un contrasto molto rude.

Un nuovo video girato da un giornalista durante l’attacco al Congresso

Un nuovo video girato da un giornalista durante l'attacco al Congresso

Il New Yorker, uno dei settimanali più famosi al mondo, ha pubblicato domenica un video girato da uno dei suoi giornalisti durante l’attacco al Congresso statunitense del 6 gennaio scorso. Luke Mogelson, ex corrispondente di guerra, era davanti al Congresso per seguire le proteste dei sostenitori del presidente uscente Donald Trump e li ha seguiti anche durante l’ingresso e la temporanea occupazione del Congresso, dove si trovano il Senato e la Camera degli Stati Uniti. Mogelson ha filmato quello che vedeva con il suo cellulare e il video pubblicato mostra da nuove prospettive quello che è successo, con la polizia in forze troppo ridotte per respingere gli assalitori, rimasti a lungo liberi di fare ciò che volevano.

Sull’attacco al Congresso è in corso una grande indagine federale e decine di persone sono state arrestate per aver partecipato all’assalto. Negli ultimi giorni, inoltre, è diventato sempre più chiaro come almeno una parte degli assalitori avesse un piano ben preciso per trovare, sequestrare e uccidere i deputati.

Leggi anche: La ricostruzione del Washington Post sull’attacco al Congresso

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