Il discusso murale dell’artista italiano Jorit nella città ucraina di Mariupol, occupata dalla Russia

Martedì 11 luglio lo street artist italiano Jorit ha realizzato un grande murale su un palazzo di Mariupol, città del sud-est dell’Ucraina occupata dall’esercito russo dallo scorso maggio, per denunciare quelle che secondo lui sarebbero le sopraffazioni subite dalla popolazione locale da parte dell’Ucraina e dagli alleati occidentali. Del murale si sta discutendo molto sia per via delle posizioni politiche di Jorit sia per un presunto plagio.

Jorit, il cui vero nome è Ciro Cerrulo, è diventato molto famoso in tutta Italia negli ultimi anni per alcuni murales realizzati in varie città: diversi li ha fatti nella sua città natale, Napoli, tra cui uno dedicato a San Gennaro, uno a Diego Armando Maradona e uno a Ilaria Cucchi. Tutti i ritratti di Jorit, come anche quello di Mariupol, sono accomunati da un particolare che li rende molto riconoscibili: due strisce rosse sulle guance.

Il murale di Mariupol raffigura una bambina con i colori della bandiera russa dipinti nelle iridi e circondata da due missili con la scritta NATO. In un’intervista al canale radiofonico Giornale Radio Jorit ha detto che la bambina ritratta «è una bambina viva del Donbass che a Mariupol ha vissuto i suoi primi anni immersa nella guerra».

 

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Intorno al murale di Mariupol nei giorni scorsi c’erano state varie discussioni tra chi accusava Jorit di essere filoputinano e di sostenere l’invasione russa dell’Ucraina e chi difendeva il suo diritto a esprimere liberamente la sua arte. Ma nelle ultime ore si è aggiunta un’altra polemica: da alcune segnalazioni sui social media sembra infatti che Jorit non abbia realmente ritratto una bambina del Donbass, ma abbia copiato una foto del 2018 della fotografa australiana Helen Whittle, in cui era ritratta la figlia di quest’ultima. Al netto di piccole differenze, le due immagini sono estremamente somiglianti e sembrano effettivamente ritrarre la stessa bambina. Whittle, informata delle segnalazioni, ha detto di non aver «autorizzato la riproduzione dell’immagine» e si è dissociata dalle opinioni di Jorit. Lo street artist ha risposto alle accuse sabato pomeriggio in una storia su Instagram, in cui ha mostrato la foto della bambina del Donbass che sostiene di aver rappresentato nel suo murale.