Il primo ministro indiano ha trovato un modo nonviolento per sfuggire alla stretta di mano di Trump

Lo ha abbracciato teneramente, lasciando il presidente degli Stati Uniti piuttosto interdetto e sorpreso

(AP Photo/Susan Walsh)
(AP Photo/Susan Walsh)

Lunedì pomeriggio, durante una conferenza stampa a Washington, il primo ministro indiano Narendra Modi è riuscito a spiazzare Donald Trump, famoso per la sua stretta di mano particolarmente aggressiva e prolungata: lo ha abbracciato.

L’abbraccio di Modi è particolarmente curioso perché sembra l’esatto opposto del modo che ha Trump di trattare i leader stranieri. In questi mesi è diventato celebre il “pulling handshake” di Trump: cioè stringere la mano al proprio interlocutore e quando lui meno se lo aspetta, tirarlo con forza verso di sé (una tecnica che sembra presa da uno di quei manuali per avere successo nella vita che si trovano nei supermercati).

In molti hanno provato a resistere alla stretta di mano di Trump: quello che se l’è cavata meglio è stato il nuovo presidente francese Emmanuel Macron, e infatti ne parlarono tutti i giornali del mondo. Alcuni addirittura hanno provato a contrattaccare, tirando Trump dopo essere stati tirati da lui, come ha provato a fare il presidente del Tajikistan.

Modi invece ha fatto l’opposto: ha ceduto completamente al gesto di Trump, arrivando addirittura ad abbracciarlo. Non è una cosa nuova, comunque: da tempo Modi usa calorosi abbracci come modalità standard di saluto e ringraziamento di leader politici e altre celebrità. L’espressione di Trump, però, fa supporre che il presidente degli Stati Uniti non fosse del tutto preparato a questo gesto.

Abbracci modi
(AP Photo, File)