In Iowa si è rigiocata la partita di baseball al “campo dei sogni”

(Michael Reaves/Getty Images)
(Michael Reaves/Getty Images)

Si è giocata nella notte tra giovedì e venerdì la partita di Major League Baseball ospitata al “Field of Dreams” di Dyersville, in Iowa, il luogo in cui negli anni Ottanta venne girato l’omonimo film con protagonista Kevin Costner, in Italia distribuito con il titolo L’uomo dei sogni. L’anno scorso la prima edizione fu disputata dai New York Yankees e dai Chicago White Sox, che furono introdotti dallo stesso Costner e fecero un suggestivo ingresso in campo sbucando dalle pannocchie come in una delle scene del film.

Quest’anno è toccato ai Cincinnati Reds e ai Chicago Cubs, e anche loro hanno fatto il loro ingresso uscendo dai campi di granoturco dopo una lunga introduzione incentrata sul rapporto tra padri e figli a cui hanno partecipato anche Ken Griffey e Ken Griffey Jr., padre e figlio che il 31 agosto 1990 si ritrovarono sullo stesso campo da gioco con la stessa divisa dei Seattle Mariners.

I Cubs — meglio posizionati in classifica ma ancora lontani dalla qualificazione ai playoff — si sono portati subito in vantaggio e lo hanno mantenuto per tutta la partita, terminata con il risultato di 4-2. Per i Reds — che possono dirsi già fuori dai playoff — è stata la quarta sconfitta consecutiva, ma questo non ha impedito a Joey Votto, il loro giocatore più rappresentativo, di prendere parte a un’iniziativa pensata appositamente per la partita al “Field of Dreams”.

Al terzo inning il giocatore di origini italiane è stato microfonato e ha passato una decina di minuti buoni a discutere con i telecronisti dei suoi ricordi legati al baseball e di come è cambiato il gioco, tra le altre cose. Quando l’azione passava dalle sue parti ha dovuto interrompere gli interventi, ma nel complesso non ci sono stati intoppi e poco dopo è toccato a Ian Happ dei Chicago Cubs.

Nel 2023 la Major League ha già detto che non organizzerà la partita annuale al “Field of Dreams” di Dyersville, ma solo per una questione organizzativa, perché in futuro ce ne saranno altre. I risultati delle due edizioni disputate, infatti, sono stati soddisfacenti e hanno valorizzato le caratteristiche del baseball, uno dei pochi sport professionistici in grado di organizzare eventi così particolari.