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  • Mercoledì 8 settembre 2021

Le “luci telluriche” durante il terremoto in Messico, forse

Nelle ultime ore stanno circolando sui social network i video di un fenomeno ottico molto raro avvenuto in Messico in seguito al terremoto di magnitudo 7.0 che ha interessato il paese nella notte tra martedì e mercoledì. Contemporaneamente e successivamente alla scossa, diverse persone di Città del Messico, a 370 km dall’epicentro, hanno notato in cielo bagliori di varie forme e colori.

Il fenomeno – ancora discusso e sul quale ci sono diverse teorie, che lasciano scettici vari esperti – è definito “luce tellurica”, e viene segnalato raramente. In generale, gli avvistamenti riguardano terremoti con magnitudo superiore a 5.0, con maggiori segnalazioni di notte, come è successo in Messico. Generalmente questi bagliori sono descritti come della durata di pochi secondi in concomitanza con i terremoti, ma in passato ci sono stati casi in cui le “luci telluriche” erano state segnalate diversi mesi prima (cosa che ha contribuito allo scetticismo da parte di alcuni).

Su quale sia la causa esatta di questi fenomeni non c’è una risposta chiara. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) un’ipotesi è la generazione di campi elettrici intensi per piezoelettricità, ovvero la capacità di alcuni materiali di mostrare una tensione elettrica tra gli estremi quando sono sottoposti a una pressione. In questo caso il fenomeno riguarderebbe i movimenti tettonici delle rocce contenenti quarzo.

Un’altra ipotesi è che la generazione delle luci sismiche abbia a che fare con la ionizzazione dell’ossigeno contenuto in alcuni tipi di rocce, prima e durante la scossa. In questo caso gli ioni attraverserebbero le fessure createsi all’interno delle rocce e dopo aver raggiunto l’atmosfera ionizzerebbero a loro volta piccoli strati d’aria, «trasformandoli in pacchetti di plasma emettenti luce». Secondo l’INGV altre ricerche hanno invece evidenziato che le luci sismiche potrebbero dipendere dall’angolazione della faglia, «con un loro aumento nel caso di faglie subverticali o quasi verticali».

In alcuni casi i lampi luminosi visibili all’orizzonte sono stati invece spiegati con cortocircuiti delle linee elettriche o nelle cabine elettriche di trasformazione per l’alta tensione, in seguito ai movimenti superficiali indotti dalle scosse di terremoto.