Cosa succede a una persona sana dopo un mese di intubazione

Una decina di giorni fa un infermiere 43enne di San Francisco, Mike Schultz, ha postato sulla sua pagina Instagram un’immagine che comprendeva due foto: la prima era stata scattata un mese prima che Schultz contraesse il coronavirus; la seconda dopo circa un mese e mezzo di ricovero in ospedale, fra cui quattro settimane passate in intubazione in un reparto di terapia intensiva.

L’intubazione è una procedura invasiva che implica l’inserimento di un tubo in gola che passa nella trachea superando le corde vocali, in modo che possa convogliare l’aria nei polmoni e farli espandere e contrarre artificialmente grazie a un ventilatore. Per buona parte del tempo in cui è intubato, ogni paziente viene sedato e nutrito in maniera artificiale, cosa che provoca effetti molto visibili sul corpo. Schultz ha detto che prima della malattia pesava circa 86 chili, mentre nelle prime fasi di recupero dalla malattia era arrivato a 63 chili.

Intervistato da BuzzFeed News, Schultz ha raccontato che durante l’intubazione aveva perso completamente la cognizione del tempo, e che anche nelle settimane successive la procedura e la malattia avevano lasciato pesanti conseguenze, fra cui una debolezza generale e dolori in tutto il corpo. Schultz non aveva malattie pregresse e sembra abbia contratto la malattia durante una festa a Miami all’inizio di marzo. Nelle settimane successive 38 partecipanti sono risultati positivi al coronavirus, e tre sono morti.