Il video di un manifestante per la democrazia di Hong Kong trascinato e picchiato nel consolato cinese a Manchester

Il video di un manifestante per la democrazia di Hong Kong trascinato e picchiato nel consolato cinese a Manchester

Un uomo che domenica stava partecipando a una manifestazione in favore della democrazia e dell’autonomia di Hong Kong davanti al consolato cinese di Manchester, nel Regno Unito, è stato trascinato all’interno della cancellata del consolato, buttato a terra e picchiato da alcune persone non identificate, presumibilmente addetti alla sicurezza dell’edificio. Lo mostrano alcuni video circolati sui social network, in cui si vedono tafferugli tra i manifestanti e alcune persone uscite dal consolato per strappare o rimuovere i poster esibiti in segno di protesta.

L’uomo è stato identificato con il nome di Bob e ha raccontato a BBC di essere stato preso, trascinato dentro al cancello del consolato e picchiato mentre cercava di fermare le persone che avevano strappato i poster dei manifestanti. Ha poi detto di essere scappato grazie all’aiuto della polizia inglese e di altri manifestanti.

Il consolato non ha commentato esplicitamente l’evento, ma un suo portavoce ha fatto sapere che il contenuto dei poster insultava il presidente cinese, una cosa ritenuta dalle autorità cinesi «intollerabile e inaccettabile per qualsiasi missione diplomatica e consolare in qualsiasi paese». Negli ultimi due anni e mezzo il governo centrale cinese ha progressivamente eroso le libertà e represso le manifestazioni in favore della democrazia a Hong Kong, un territorio semi-autonomo che tuttavia ritiene parte della Cina continentale.

Il consolato cinese, esattamente come succede con le ambasciate, si trova sul territorio britannico ma è vietato entrarci senza permesso: qualsiasi cosa succeda al suo interno ricade sotto la giurisdizione della legge inglese, ma è possibile che parte del personale, soprattutto quello legato alle attività diplomatiche, goda di immunità. Intanto la polizia di Manchester ha avviato un’indagine.

– Leggi anche: Le promesse tradite di Hong Kong

Lorenzo Fontana non ha definito «animali» i bambini non europei

Lorenzo Fontana non ha definito «animali» i bambini non europei

Dopo la sua elezione a presidente della Camera, venerdì, ha cominciato a circolare il video di un comizio in cui Lorenzo Fontana – un estremista di destra noto per le sue posizioni da ultraconservatore – sembra definire «animali» i bambini non europei. Il video, come ha scritto Open, è però alterato: è stato tagliato un passaggio e creato un accostamento che distorce parzialmente il senso di quello che è stato detto: nella versione originale è chiaro che quando Fontana parla di «animali» stia commentando con sprezzo un avvicinamento di Silvio Berlusconi al Partito Animalista. Il resto del video del comizio, con dichiarazioni violente e omofobe, è invece autentico.

– Leggi anche: Chi è Lorenzo Fontana

Il video alterato:

Il video che mostra la frase di Fontana riferita a Berlusconi e al Partito Animalista.

Il video in cui Paola Egonu parla del razzismo che subisce

Il video in cui Paola Egonu parla del razzismo che subisce

Sabato, al termine della finale per il terzo posto ai Mondiali femminili di pallavolo tra Italia e Stati Uniti, la giocatrice italiana Paola Egonu è stata filmata da un tifoso mentre si lamentava con il suo procuratore del modo in cui viene trattata e del razzismo che subisce. Dice: «Non puoi capire, non puoi capirmi, è stancante. Mi hanno chiesto addirittura perché sono italiana». Poi Egonu sembra dire di non voler più giocare con la Nazionale.

Inizialmente i giornali avevano scritto che Egonu – che ha 23 anni ed è una delle pallavoliste più forti al mondo – aveva annunciato il ritiro dalla Nazionale. Poi Egonu stessa in conferenza stampa ha detto cose un po’ diverse, confermando la difficoltà e la sofferenza che le causano le critiche e gli insulti che riceve, ma smentendo di aver deciso di lasciare la Nazionale. Ha però accennato alla voglia di prendersi una pausa, anche in concomitanza con il suo trasferimento dall’Imoco Conegliano al VakifBank Istanbul.

Dopo la diffusione del video tantissime persone hanno espresso vicinanza a Egonu. Domenica è stata contattata anche dal presidente del Consiglio Mario Draghi, che le ha espresso la propria solidarietà.

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