ll video di Berlusconi che nel 1997 si commuoveva parlando di migranti

ll video di Berlusconi che nel 1997 si commuoveva parlando di migranti

È tornato a circolare in queste settimane – e ha ottenuto particolare attenzione negli ultimi giorni dopo la segnalazione del giornalista Tommaso Labate – un video del 1997 in cui Silvio Berlusconi si commuoveva parlando dei migranti che arrivavano in Italia dall’Albania. Il video – che torna a girare ciclicamente quando si parla di migranti – fu girato il giorno di Pasqua di quell’anno, quando Berlusconi andò a visitare a Brindisi i sopravvissuti dell’affondamento di una nave di migranti che, mentre si dirigeva verso l’Italia dall’Albania, era stata speronata per errore da una nave della Marina Militare.

Berlusconi, allora, era il principale leader dell’opposizione al governo di centrosinistra guidato da Romano Prodi. Il governo, pochi mesi prima, aveva approvato un piano speciale per il pattugliamento delle coste italiane per impedire l’arrivo delle navi di migranti dall’Albania. Delle 120 persone a bordo della nave albanese – la Katër i Radës – sopravvissero 34.

Già nel 1997, raccontava Repubblicale posizioni a favore dei migranti espresse a sorpresa da Berlusconi avevano fatto arrabbiare non poco i suoi alleati della Lega Nord e altri esponenti di Forza Italia. Nel luglio 2002, comunque, quando Berlusconi era presidente del Consiglio, fu approvata la cosiddetta legge Bossi-Fini, che tra le altre cose prevedeva la possibilità dei respingimenti in mare.

«Fate ciao ciao con la manina»

«Fate ciao ciao con la manina»

Giovedì l’ufficio di presidenza della Camera ha approvato il ricalcolo dei vitalizi degli ex deputati, un provvedimento che gli esponenti del Movimento 5 Stelle hanno incorrettamente chiamato “abolizione dei vitalizi” e che promettevano da tempo. Per dare risalto alla notizia, i responsabili della comunicazione del Movimento 5 Stelle hanno chiesto a parlamentari e altri esponenti del partito di pubblicare video in cui facevano «ciao ciao» con la mano: un riferimento allo slogan “Bye Bye vitalizi”. Il risultato finale è tra il comico e il grottesco.

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