L’attore di “Mamma, ho perso l’aereo” vuole eliminare un cameo di Trump

L'attore di "Mamma, ho perso l'aereo" vuole eliminare un cameo di Trump

Macaulay Culkin, l’attore protagonista dal film Mamma, ho perso l’aereo, di inizio anni Novanta, ha scritto su Twitter di essere favorevole alla rimozione di un cameo di Donald Trump nel secondo film della serie, che in Italia è stato intitolato Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York. Rispondendo a un utente che ha proposto su Twitter una «petizione per rimpiazzare digitalmente Trump» con «Macaulay Culkin quarantenne», l’attore ha scritto «sold», cioè «ci sto, mi hai convinto».

Quando un altro utente Twitter ha postato un video in cui il cameo di Trump era rimosso in maniera piuttosto rudimentale, Culkin ha risposto: «bravo».

Il cameo è ambientato nel Plaza Hotel, l’hotel di New York che al tempo era proprietà di Trump, e dura pochi secondi: Culkin entra nell’edificio, chiede a Trump un’informazione su dov’è la portineria, lui risponde.

In un’intervista del dicembre 2020 il regista Chris Columbus disse che Trump aveva forzato la sua apparizione, minacciando che se non avesse fatto parte del film non avrebbe consentito le riprese nel Plaza. In un’intervista del 2017, l’attore Matt Damon disse che Trump avrebbe ottenuto in questo modo altre apparizioni in film famosi.

Dopo l’assalto all’edificio del Congresso da parte di sostenitori di Trump, lo scorso 6 gennaio, praticamente tutte le piattaforme digitali hanno bloccato gli account a lui associati, alcuni finanziatori politici hanno ritirato i loro fondi (in certi casi soltanto a Trump, in altri a diversi politici Repubblicani) e altre aziende hanno annunciato vari tipi di boicottaggio. Per esempio PGA, la più grande associazione di golf degli Stati Uniti, ha detto che smetterà di usare i campi da golf di proprietà di Trump per il suo campionato.

Com’è andata la prima regata di Luna Rossa

Com'è andata la prima regata di Luna Rossa

Nella notte Luna Rossa ha esordito nella Prada Cup, il torneo che stabilirà l’imbarcazione che a marzo andrà a sfidare i campioni in carica del Team New Zealand nella 36ª edizione della Coppa America. A largo di Auckland, Luna Rossa è stata battuta dai britannici di Ineos Team UK, primi al traguardo con 28 secondi di vantaggio. Per i britannici — sfavoriti secondo i pronostici iniziali — è stata la seconda vittoria nella prima giornata di regate: nella prima, più netta, hanno battuto gli statunitensi di American Magic con un distacco di oltre un minuto. Le tre barche torneranno in acqua questa notte e Luna Rossa sfiderà American Magic per ottenere i suoi primi punti.

La polemica sui pacchi alimentari per gli studenti poveri nel Regno Unito

La polemica sui pacchi alimentari per gli studenti poveri nel Regno Unito

Nel Regno Unito c’è una polemica sui pacchi alimentari gratuiti che vengono forniti dal governo agli studenti a basso reddito e sono spediti a casa durante la chiusura delle scuole dovuta al lockdown. I pacchetti sostituiscono il servizio di mensa gratuito a cui hanno diritto gli studenti di famiglie povere. Lunedì è diventata virale sui social network una fotografia pubblicata dalla madre di uno studente: si vedeva il contenuto del pacco, cioè una lattina di fagioli, tre mele, due banane, un pomodoro, due carote, un pacco di pasta, due snack e pane e formaggio a fette.

Secondo la donna la fornitura di cibo avrebbe dovuto durare dieci giorni e gli alimenti avevano il valore di 5,22 sterline. Alla protesta dei genitori sulla scarsità del cibo fornito agli studenti a basso reddito si è unito anche il calciatore del Manchester United e della nazionale inglese Marcus Rashford, che negli ultimi mesi si è battuto perché il governo britannico investisse 120 milioni di sterline in un fondo alimentare destinato ai bambini più poveri che non possono permettersi un pasto, soprattutto durante l’emergenza sanitaria.

Chi critica la scarsità delle forniture sostiene anche che il governo abbia pagato troppo per i “pasti sostitutivi”. Chartwells, la ditta che ha fornito il pacco fotografato e diffuso su Twitter, ha detto che la fornitura era per cinque giorni (una settimana scolastica) e non per dieci e che il suo costo, comprese le spese di spedizione, era di circa 14 sterline. Mercoledì pomeriggio il primo ministro britannico Boris Johnson ha detto che i pasti scolastici gratuiti le cui immagini sono state diffuse online non soddisfano gli standard stabiliti dal governo e che il governo ha chiarito all’azienda responsabile che si tratta di una cosa «vergognosa».

Il segretario britannico all’istruzione Gavin Williamson ha detto che dalla prossima settimana le scuole potranno offrire buoni per l’acquisto di cibo anziché pacchi di cibo, e ha aggiunto di essere «assolutamente disgustato» dalla foto del contenuto del pacco di cibo. Dopo la presa di posizione del governo, Chartwells ha detto che rimborserà le famiglie nei casi in cui i pacchi di cibo non abbiano soddisfatto «gli standard» e in quei casi «si scuserà con chiunque li abbia ricevuti». Chartwells ha aggiunto che dal 25 gennaio la fornitura includerà anche una colazione gratuita.

Al programma di pasti gratuiti hanno diritto gli studenti delle famiglie che percepiscono i sussidi governativi, compresi quelli che guadagnano meno di 7.400 sterline all’anno al netto delle tasse. Secondo i dati del governo, sono 1,4 milioni i bambini che hanno ricevuto pasti scolastici gratuiti nell’anno scolastico 2019-2020.

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