Nella puntata di domenica di Qui studio a voi stadio, trasmissione del canale televisivo nazionale Top Calcio 24, l’opinionista Luciano Passirani ha detto che l’unica possibilità per fermare in campo l’attaccante dell’Inter Romelu Lukaku è “dargli da mangiare delle banane”. Passirani, 80 anni ed ex dirigente del Monza e delle giovanili dell’Atalanta, è stato subito interrotto dal presentatore. Alla ripresa del programma il direttore del canale, Fabio Ravezzani, si è scusato con il pubblico e ha comunicato l’allontanamento di Passirani dalla trasmissione. Soltanto due settimane fa Lukaku era stato insultato con cori razzisti dal pubblico di Cagliari durante Cagliari-Inter di Serie A.
Da venerdì, alcuni lettori del sito del Sole 24 Ore hanno notato che fra gli articoli segnalati come “più letti” della sezione che si occupa di Italia ce n’è uno che ha più di due anni. Si intitola “Sbarchi, 12mila arrivi in 48 ore. Mattarella: situazione ingestibile. Ipotesi chiusura porti”, e risale al picco del flusso di migranti che arrivarono in Italia via mare all’inizio dell’estate 2017.
Pagella Politica ha scoperto che l’articolo è tornato improvvisamente in circolazione dopo che negli ultimi giorni è stato condiviso da diverse pagine Facebook di estrema destra o legate a Matteo Salvini, che diffondono spesso notizie false o manipolate: su tutte, Risposta Cristiana (41mila follower), Matteo Salvini FanGroup (23mila membri del gruppo) e I Politici che NON fanno i nostri interessi (22mila follower). Quest’ultima ha indicato che l’articolo risaliva al 2017, ma Risposta Cristiana non lo ha fatto. Negli ultimi dieci giorni, secondo i dati del ministero dell’Interno, sono sbarcati circa 289 migranti.
L'articolo è vecchio, ma queste immagini (ottenute con l'estensione Chrome di Crowdtangle) mostrano che il link è stato ricondiviso molte volte in questi giorni in gruppi Facebook di sostegno alla #Lega e a Matteo #Salvini.
— Pagella Politica (@PagellaPolitica) September 14, 2019
Negli ultimi giorni varie aziende alimentari americane stanno pubblicando sui social network foto dei loro prodotti in mezzo a un libro, producendo un risultato bizzarro e un po’ surreale. Tutto è iniziato qualche giorno fa con un tweet di Chex Mix, che produce soprattutto salatini: sul suo profilo ufficiale è apparsa una foto di un libro pieno di salatini, e la scritta: «Non avete un segnalibro? Usate Chex Mix».
Don't have a bookmark? Try using Chex Mix instead pic.twitter.com/MqcNedloE1
— Chex Mix (@ChexMix) September 9, 2019
Quella di Chex Mix era forse una battuta per suggerire che i salatini si possono consumare (quindi utilizzare) nelle situazioni più varie, ma nel giro di poco tempo il tweet ha iniziato a circolare e ad essere imitato da varie altre aziende. Nei giorni successivi sono comparse foto di libri con dentro carne congelata, barrette al caramello e integratori alimentari.
don’t have a bookmark? try using a frozen beef sheet instead pic.twitter.com/OmAJ6Mtp5T
— Steak-umm (@steak_umm) September 12, 2019
Don't have a bookmark? Try using a Nutty Buddy instead.
PRO TIP: You can separate its layers & create multiple bookmarks. pic.twitter.com/TzlhPpy3Wv
— Little Debbie (@LittleDebbie) September 13, 2019
don't have a bookmark? try using vitaminwater instead. pic.twitter.com/ZqJnU8SJSY
— vitaminwater® (@vitaminwater) September 10, 2019
Dopo giorni di tweet del genere, qualcuno si è arrabbiato: il profilo della nota casa editrice Random House l’ha definita «la sfida più stupida nella storia dei social network» e ha aggiunto che «i libri sono oggetti preziosi che meritano rispetto».
This is the worst social media challenge in history and we demand that all of you stop it AT ONCE. Books are precious objects that deserve our respect.
Now go sit in the corner and think about what you've done in the name of "content." https://t.co/rexTG3pBwh
— Random House (@randomhouse) September 13, 2019