La danzereccia campagna elettorale di Claudio Lotito in Molise

La danzereccia campagna elettorale di Claudio Lotito in Molise

Claudio Lotito, presidente della Lazio e candidato per un seggio al Senato nel collegio uninominale del Molise per la coalizione di destra, ha deciso di fare una campagna elettorale piuttosto originale: pochi incontri formali e molti appuntamenti in bar, balere e centri di aggregazione. In diversi video postati negli ultimi giorni su Twitter e su Facebook, Lotito è protagonista di partite a scopa e balli.

Lotito è uno dei cosiddetti “paracadutati”, candidati posizionati dai partiti per vari motivi in collegi lontani da quelli da cui provengono o in cui hanno fatto attività politica.

Alla fine di agosto, nel tentativo di rispondere a una domanda che faceva riferimento alle polemiche a riguardo, Lotito aveva detto: «È vero, io non conosco questo territorio, anche se conosco l’Abruzzo perché mio nonno era di Amatrice. Ma mi sono documentato, ho studiato, visto che si tratta di territori molto simili». Amatrice si trova in realtà nel Lazio, in provincia di Rieti, anche se Lotito, contattato in seguito dal Corriere della Sera, aveva spiegato l’errore sottolineando come Amatrice, essendo una località di confine, avesse fatto parte della provincia dell’Aquila fino al 1927 e quindi si potesse considerare abruzzese al momento della nascita di suo nonno.

Due delle espulsioni più veloci nella storia del calcio

Due delle espulsioni più veloci nella storia del calcio

Fra sabato e domenica si sono tenute due delle espulsioni più veloci nella storia del calcio. Domenica nella partita di Ligue 1 fra Nizza e Angers il difensore Jean-Clair Todibo, del Nizza, è stato espulso per una brutta entrata a soli nove secondi dall’inizio della partita.

Shoya Nakajima, calciatore giapponese dell’Antalyaspor, è durato poco di più. Entrato dopo un’ora di gioco nella partita di campionato contro l’Adana Demirspor di sabato sera, dopo circa venti secondi ha commesso un grave fallo contro un avversario. Inizialmente ammonito dall’arbitro, Nakajima è stato espulso dopo la revisione delle immagini al VAR.

 

Ci sono 11 ore di coda per vedere il feretro della regina Elisabetta II a Londra

Ci sono 11 ore di coda per vedere il feretro della regina Elisabetta II a Londra

Venerdì il ministero della Cultura, dei Media e dello Sport del Regno Unito ha diffuso alcune informazioni sulla lunghissima coda di persone che a Londra stanno aspettando di entrare a Westminster Hall, la parte più antica del palazzo di Westminster, dove è stata allestita per il pubblico, fino a domenica, la camera ardente della regina Elisabetta II, morta lo scorso 8 settembre dopo 70 anni di regno. Per vedere il feretro della regina il governo inglese ha stimato un tempo di attesa di circa 11 ore e una coda lunga circa 7 chilometri.

Su YouTube è stato caricato un monitoraggio in tempo reale della fila: alle 9 di mattina locali (le 10 italiane) il tempo di attesa era di 11 ore e mezzo e la coda iniziava a Southwark Park, a sud del fiume Tamigi, nell’omonimo distretto di Southwark. Sul sito di TfL – Transport for London, l’organo che regola il trasporto pubblico di Londra – è possibile aggiornarsi sui tempi necessari per gli spostamenti all’interno della città.

In coda per vedere il feretro della regina ci sono persone spinte dalle motivazioni più varie: come ha spiegato sul Guardian Stephen Reicher, docente di psicologia all’Università di St Andrews, in Scozia, ed esperto di comportamenti collettivi, sarebbe un errore pensare che tutte le persone in fila siano filo-monarchiche o vogliano esclusivamente commemorare la regina. Ci sono anche molti curiosi e persone probabilmente spinte dalla voglia di essere testimoni di un momento storico importante e raro nella storia del paese.

– Leggi anche: Le foto dell’arrivo della bara della regina a Buckingham Palace

Nuovo Flash