Sessant’anni fa Livio Berruti vinse l’oro nei 200 metri alle Olimpiadi di Roma

Sessant'anni fa Livio Berruti vinse l'oro nei 200 metri alle Olimpiadi di Roma

Il 3 settembre di sessant’anni fa il velocista italiano Livio Berruti, appena ventunenne, vinse la medaglia d’oro nei 200 metri piani alle Olimpiadi estive di Roma. Fu il primo oro italiano nella velocità e il terzo nel podismo dopo quelli vinti da Luigi Beccali (Los Angeles 1932) e Giuseppe Dordoni (Helsinki 1952). La medaglia di Berruti fu anche una delle più significative della prima e ancora unica edizione italiana dei Giochi olimpici.

Nello stesso giorno, sulla pista dello Stadio Olimpico di Roma, Berruti corse semifinale e finale a distanza di due ore, e in entrambe eguagliò il record del mondo stabilito dall’inglese Peter Radford dieci anni prima. Correndo come al suo solito con gli occhiali da sole e con una falcata leggera, in finale superò gli atleti statunitensi, dati per favoriti ma che invece crollarono quasi tutti, e il francese Abdoulaye Seye, terzo classificato. A tenere il tempo della finale ci fu peraltro lo scrittore Luciano De Crescenzo, all’epoca trentaduenne. Per la sua vittoria, Berruti ricevette dal CONI un premio in denaro e una Fiat 500.

50 anni fa fu pubblicato lo studio da cui è tratta l’immagine della copertina del disco “Unknown Pleasures” dei Joy Division

50 anni fa fu pubblicato lo studio da cui è tratta l'immagine della copertina del disco "Unknown Pleasures" dei Joy Division

Cinquant’anni fa, nel settembre del 1970, Harold Craft, un ricercatore della Cornell University di Ithaca, nello stato di New York, pubblicò la sua tesi di dottorato in cui erano riprodotte graficamente le onde radio della pulsar CP1919 rilevate all’Osservatorio di Arecibo, a Porto Rico. La pulsar CP1919 fu la prima stella di neutroni ad essere scoperta dall’astrofisica Jocelyn Bell Burnell nel 1967. Una delle grafiche di Craft venne poi pubblicata a tutta pagina dalla rivista Scientific American nel gennaio del 1971.

Nel 1979 il designer Peter Saville riprodusse quell’immagine in una versione bianco su nero che la rese iconica e celebre in tutto il mondo: l’immagine venne usata infatti per la copertina del disco Unknown Pleasures della band rock inglese Joy Division. Unknown Pleasures fu il disco di debutto dei Joy Division e contiene alcune delle canzoni più famose del gruppo, tra cui “Disorder”, “She’s Lost Control” e “Shadowplay”.

Nel 2015 la giornalista Jen Christiansen ha ricostruito la storia di questa famosa copertina e dell’immagine minimalista e misteriosa, a metà strada fra un sismogramma e una mappa in rilievo. Nell’album infatti non si faceva riferimento alla fonte originale, cioè allo studio di Harold Craft.

Cosa ci fanno i calciatori del Napoli dentro dei bidoni?

Cosa ci fanno i calciatori del Napoli dentro dei bidoni?

Nelle scorse ore è circolata sui social network una foto che mostra diversi giocatori del Napoli, in ritiro estivo a Castel di Sangro, immersi in alcuni bidoni che di solito si usano per la raccolta della spazzatura.

Il club, infastidito dalle ironie che sono circolate online, ha voluto specificare che i bidoni servono per la crioterapia – di fatto per immergere i calciatori in acqua gelida: una pratica molto usata negli sport professionistici che ha effetti antidolorifici e antinfiammatori – che vengono usati spesso e da tante altre in questo modo e che vengono sanificati tre volte al giorno.

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