L’aurora boreale canadese che non è un’aurora boreale

L'aurora boreale canadese che non è un'aurora boreale

In certe aree del Canada, guardando il cielo di notte, può capitare di vedere una striscia luminosa che si estende da est verso ovest. È un arco luminoso ma gli studiosi non hanno ancora capito esattamente di cosa si tratti. Nel frattempo gli hanno dato un nome: Steve. Dalle foto Steve assomiglia alle aurore boreali e se osservato a occhio nudo appare bianco e molto poco luminoso, tanto da essere stato scambiato per la scia di un aereo. Solo quando viene osservato attraverso una lente, l’arco appare luminoso e colorato di rosa, viola e verde.

I primi a scoprire l’esistenza di Steve non sono stati gli astronomi, ma un gruppo di canadesi che osservando il cielo ha notato il fenomeno e ha poi creato un gruppo Facebook nel quale sono state condivise foto e informazioni su Steve. Il gruppo ha suscitato l’interesse di Eric Donovan, un professore di fisica e astronomia della University of Calgary. Donovan ha spiegato che Steve è una striscia di gas ionizzati che si muovono in aria alla velocità di oltre 20mila chilometri all’ora e ha una temperatura di quasi 3mila gradi centigradi. Per le sue caratteristiche, Steve è qualcosa di diverso da un’aurora boreale, anche se non è ancora chiaro cosa sia: Donovan spera di riuscire a spiegarlo a breve e di pubblicare uno studio nei prossimi mesi.

Il rigore inesistente fischiato durante Roma-Lazio

Il rigore inesistente fischiato durante Roma-Lazio

Durante Roma-Lazio, uno degli anticipi della 34esima giornata di Serie A, la Roma è riuscita a pareggiare temporaneamente verso la fine del primo tempo grazie a un rigore segnato da Daniele De Rossi. Il fallo del rigore, però, non c’era: il difensore della Lazio Wallace prova a togliere la palla a Kevin Strootman della Roma, che cade senza nemmeno essere sfiorato. La partita è finita 3-1 per la Lazio.

Sulla sua scrivania Trump ha un pulsante per ordinare una Coca

Sulla sua scrivania Trump ha un pulsante per ordinare una Coca

Tra le abitudini che Trump ha conservato nei primi cento giorni da presidente, c’è la sua nota passione per il cibo di McDonald’s e la Coca-Cola. Diversi giornalisti hanno scoperto che sulla sua scrivania nello Studio Ovale c’è persino un piccolo pulsante rosso che Trump preme ogni volta che ha voglia di una Coca. Poco dopo il suo maggiordomo arriva con la bevanda. L’episodio è stato raccontato da diversi giornalisti che hanno assistito a questa scena.

Indicando il pulsante durante un’intervista, un giornalista del Financial Times ha scherzato con Trump e gli ha chiesto se il pulsante rosso servisse a ordinare il lancio di una bomba atomica. «No» ha risposto Trump, «anche se tutti lo pensano e diventano un po’ nervosi quando lo premo».

Il pulsante è all’interno di una scatolina di legno che può essere spostata da un posto a un altro: non è infatti una novità introdotta da Trump, ma un oggetto utilizzato anche da altri presidenti prima di lui, probabilmente per attirare l’attenzione del loro maggiordomo.

4052274235_21458762b8_z account Twitter della Casa Bianca di Obama su Flickr

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