«Adesso basta», dice Laura Boldrini dopo altri messaggi violenti ricevuti online

«Adesso basta», dice Laura Boldrini dopo altri messaggi violenti ricevuti online

Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati, ha scritto su Facebook un lungo post nel quale annuncia che d’ora in avanti, quando lo riterrà necessario, ricorrerà a via legali per tutelare lei stessa e il suo ruolo dagli insulti e dalle minacce che riceve quotidianamente sui social network. Boldrini scrive di avere preso questa decisione «per incoraggiare tutti coloro – specialmente le nostre ragazze e i nostri ragazzi – che subiscono insulti e aggressioni verbali a uscire dal silenzio e denunciare chi usa internet come strumento di prevaricazione». Insieme al testo, Boldrini ha pubblicato anche alcuni dei messaggi violenti che ha ricevuto negli ultimi giorni.

Non è la prima volta che Boldrini denuncia di essere il bersaglio di insulti e minacce, e non è la prima volta che ne pubblica alcuni sui social network: nel novembre 2016, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, aveva pubblicato diversi messaggi violenti ricevuti nel mese precedente.

Sta circolando molto un video americano antifascista: è del 1943

Sta circolando molto un video americano antifascista: è del 1943

Negli ultimi giorni sta circolando molto su internet un video antifascista girato e distribuito dal Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti nel 1943. Il video è stato postato per la prima volta sabato sera da Michael Oman-Reagan, un ricercatore di antropologia canadese, in risposta all’attacco neonazista in Virginia in cui una persona è rimasta uccisa, e alle apparenti difficoltà del presidente Donal Trump di condannare il gesto. Il canale arabo Al Jazeera ha postato sulla sua pagina Facebook una versione sottotitolata dal video.

Nel video si vede un agitatore invitare una piccola folla ribellarsi ai neri, agli stranieri e ai cattolici, che stanno rubando lavoro e opportunità ai “veri americani”. Uno degli spettatori a un certo punto commenta, parlando con accento dell’est Europa: «Ho già sentito discorsi del genere, ma non mi sarei mai aspettato di sentirli in America». L’uomo spiega di essere fuggito dalla Germania a causa delle persecuzioni e racconta come i nazisti arrivarono al potere: «Hanno usato il pregiudizio come un’arma per paralizzare l’intera nazione».

Il filmato, intitolato “Don’t Be a Sucker” (“Non farti prendere in giro”, che qui potete vedere per intero) fu realizzato nel 1943 e mostrato nei cinema di tutto il paese, in parte per spiegare l’ascesa del partito nazista in Europa, ma anche per mettere in guardia i cittadini americani dal pericolo costituito dai populisti di estrema destra.

Come nota il sito di The Atlantic, dietro il filmato si nasconde una certa ipocrisia. Mentre “Don’t Be a Sucker” veniva trasmesso nei cinema, il governo americano aveva ordinato la detenzione di 100 mila cittadini americani per il solo fatto di avere origini giapponesi. Il filmato però contiene comunque un messaggio corretto e cioè che «pregiudizi e faziosità possono distruggere un paese e che queste forze deleterie si manifestano anche negli Stati Uniti d’America».

L’emozionante ultimo minuto del Gran Premio d’Austria di MotoGP, vinto da Andrea Dovizioso

L'emozionante ultimo minuto del Gran Premio d'Austria di MotoGP, vinto da Andrea Dovizioso

Il pilota italiano della Ducati Andrea Dovizioso ha vinto oggi il Gran Premio d’Austria di MotoGP, dopo un lungo e appassionante testa a testa con il pilota spagnolo della Honda Marc Marquez, tra i più emozionanti degli ultimi anni. I due si sono sorpassati e controsorpassati diverse volte negli ultimi giri, con Dovizioso che ha mantenuto per più tempo la prima posizione ma che non è mai riuscito a staccare Marquez. La situazione è rimasta la stessa fino alle ultime curve, quando Dovizioso ha resistito a una serie di tentativi di sorpassi di Marquez: all’ultimo però lo spagnolo è riuscito a passare davanti, ma non è riuscito a chiudere bene la curva e Dovizioso è tornato in testa, in tempo per il rettilineo finale.

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