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  • Lunedì 26 settembre 2022

I video delle attiviste iraniane che cantano “Bella ciao”

In questi giorni online stanno circolando molto alcuni video di donne iraniane che cantano Bella ciao in farsi, la lingua persiana parlata in Iran e in altri paesi vicini. Bella ciao è la canzone italiana considerata inno della resistenza partigiana, ma nel corso del Novecento si è diffusa trasversalmente fino a diventare un inno internazionale di lotta per la libertà. In Iran è stata cantata e diffusa sui social network in questi giorni di grosse proteste contro il regime in seguito alla morte di Mahsa Amini, una donna di 22 anni uccisa il 16 settembre in carcere a Teheran, dopo essere stata arrestata dalla polizia religiosa perché non indossava correttamente il velo.

La storia di Bella Ciao è stata indagata da molti storici e storiche ma ha tutt’ora origini incerte. Nonostante questo però le ricerche hanno documentato come Bella ciao fosse diffusissima soprattutto durante la resistenza al nazifascismo. Nel corso degli anni la canzone è stata ripresa e cantata da molti artisti internazionali, oltre che adattata a proteste e rivolte di diversi paesi, ed è diventata molto famosa nel mondo anche per via della serie tv La casa di carta, dove viene usata come una specie di inno alla rivolta.

 

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Le proteste in Iran vanno avanti da ormai dieci giorni e si sono rapidamente trasformate in una più ampia rivolta contro la polizia religiosa, la corruzione e le oppressioni del regime e Ali Khamenei, la Guida suprema dell’Iran, cioè la principale figura politica e religiosa del paese, che rappresenta l’ala più intransigente e conservatrice del regime. Contro di lui i manifestanti hanno intonato il coro «Morte al dittatore», con proteste considerate eccezionali da molti analisti, a cui hanno partecipato moltissime donne e che il regime iraniano sta reprimendo con molta violenza.

– Leggi anche: Che storia ha “Bella ciao”