I due falli di Inter-Juventus di cui si parla da ieri sera

I due falli di Inter-Juventus di cui si parla da ieri sera

Ieri sera la Juventus ha battuto per 3 a 2 l’Inter a San Siro, in una partita ribaltata negli ultimi minuti e che era importantissima per capire chi vincerà lo Scudetto e chi si qualificherà alla Champions League. Ma della partita si sta parlando molto soprattutto per l’arbitraggio di Daniele Orsato, accusato sostanzialmente per due episodi: aver adottato un metro troppo severo nell’espellere il centrocampista dell’Inter Matias Vecino nel primo tempo, e un metro troppo morbido nel non aver espulso il centrocampista della Juventus Miralem Pjanic nel secondo.

Il primo episodio è accaduto al 15esimo minuto, due minuti dopo il gol di Douglas Costa con il quale la Juventus era passata in vantaggio. Nella propria metà campo, Vecino è intervenuto duramente su Mario Mandzukic, calpestandogli la tibia con i tacchetti mentre la palla era lontana. Orsato lo ha inizialmente ammonito, ma poi ha consultato il VAR e ha cambiato la sua decisione estraendo il cartellino rosso (era già successo che un arbitro rivedesse in questo senso la sua decisione, in questa stagione). I commentatori si sono un po’ divisi: qualcuno non ha giudicato l’intervento violento, e ha ritenuto bastasse il giallo; qualcun altro ha citato il regolamento, che prevede l’espulsione in caso di “vigoria sproporzionata”.

 

Il fallo di Pjanic invece è arrivato al 57esimo minuto: l’Inter era in 10 da 40 minuti, e il centrocampista della Juventus era già ammonito. Ha fatto un intervento scomposto su Rafinha dell’Inter, ma Orsato – che era poco distante – pur fischiando fallo non lo ha ammonito.

 

L’Inter, dopo essere stata in svantaggio e in inferiorità numerica, è passata in vantaggio tra il 52esimo e il 65esimo. È rimasta avanti per 2 a 1 fino all’87esimo, ma in due minuti la Juventus è tornata in vantaggio: con un autogol di Milan Škriniar e un colpo di testa di Gonzalo Higuain. Dopo la partita, Mandzukic ha pubblicato in una storia su Instagram la ferita riportata.

Questa bambina di 9 anni è bravissima ad aggiungere didascalie alle vignette del New Yorker

Questa bambina di 9 anni è bravissima ad aggiungere didascalie alle vignette del New Yorker

Ogni settimana il settimanale americano del New Yorker pubblica una vignetta senza didascalia, chiedendo ai lettori di inviare le proprie e scegliendo ogni volta la più divertente. Qualche settimana fa la sceneggiatrice americana Bess Kalb ha twittato le foto di alcune di queste vignette alle quali sua cugina di nove anni aveva aggiunto le proprie didascalie: erano sorprendentemente divertenti, per essere state pensate da una bambina. Il suo tweet è diventato virale, tanto da essere notato dai redattori del New Yorker.

La rivista ha allora invitato nei propri uffici la bambina, Alice Kassnove, per farle scrivere alcune didascalie: e ne ha tirate fuori altre e altrettanto brillanti, che il New Yorker ha poi pubblicato su Facebook.

A few weeks ago, the 9-year-old Alice Kassnove’s ruthless cartoon-captioning nearly broke the Internet. So we brought…

Gepostet von The New Yorker am Freitag, 27. April 2018

C’è una nuova canzone di Kanye West, infine

C'è una nuova canzone di Kanye West, infine

Il rapper americano Kanye West, che da giorni sta facendo parlare di sé per i tweet in cui si è scambiato elogi con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha pubblicato la sua prima canzone dal 2016: si chiama “Lift Yourself”, e potrebbe essere contenuta nel suo prossimo disco in uscita il primo giugno. Ma ascoltata la canzone, che per certi versi sembra qualcosa di improvvisato e poco compiuto, in molti hanno dubitato sia effettivamente un pezzo “vero” del prossimo disco.

La canzone campiona “Liberty”, un pezzo soul del 1977 della band Amnesty. Il testo si limita a una specie di “whoopity scoop, scoopity whoop”, eccetera. Si può ascoltare per ora soltanto sul sito di Kanye West, qui.

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