Martin Scorsese è stato trollato da sua figlia

Martin Scorsese è stato trollato da sua figlia

Una delle figlie di Martin Scorsese, Francesca Scorsese, ha preso in giro il padre incartandogli i regali di Natale in una carta da pacchi decorata con i supereroi della Marvel e l’ha raccontato in una storia su Instagram. Per chi se l’era perso: a ottobre Scorsese, che è uno dei registi più noti del mondo, aveva criticato i film tratti dai fumetti della Marvel, che sono tra quelli che hanno ottenuto i maggiori incassi di sempre, dicendo che «non sono cinema». Ne era seguita un’accesa polemica, tanto che a novembre il regista aveva cercato di spiegarsi meglio con un articolo sul New York Times.

Francesca Scorsese è la figlia più giovane di Scorsese. Ha 20 anni ed è figlia anche di Helen Morris, produttrice e quinta moglie del regista.

Le ballerine dell’Opéra di Parigi contro la riforma delle pensioni

Le ballerine dell'Opéra di Parigi contro la riforma delle pensioni

Alla Vigilia di Natale un gruppo di ballerine dell’Opéra di Parigi, accompagnato dall’orchestra sinfonica della città, ha danzato per 20 minuti scene tratte da Il Lago dei Cigni davanti al palazzo dell’Opéra Garnier, per protestare contro la riforma delle pensioni del governo di Emmanuel Macron.

In particolare le ballerine hanno contestato la perdita del diritto per chi fa parte del corpo di ballo nazionale di andare in pensione a 42 anni. La questione dell’età è piuttosto importante: una ballerina che arriva a quei livelli inizia a studiare danza classica molto presto, si allena a lungo ogni giorno, sviluppa già da adolescente problemi di salute cronici e a 40 anni può arrivare a soffrire già di artrite ed ernie. Con la nuova riforma, tutti andranno invece in pensione a 62 anni, chi lavorerà due anni di più otterrà una pensione maggiore. Da mesi migliaia di lavoratori protestano contro la sua approvazione.

Boris Johnson sa recitare i primi 42 versi dell’Iliade in greco antico

Boris Johnson sa recitare i primi 42 versi dell'Iliade in greco antico

Di recente è tornato a circolare su Twitter un video del primo ministro britannico Boris Johnson che recita a memoria e in greco antico i primi 42 versi dell’Iliade, il poema omerico sulla guerra di Troia. Il video risale al 2013 ed è stato girato a un festival letterario a Melbourne, in Australia. All’epoca Johnson era il sindaco di Londra, ma era già piuttosto noto per la sua cultura e il suo affetto per il greco antico: da giovane aveva studiato letteratura greca e latina all’università di Oxford, che ancora oggi ha un ottimo dipartimento di studi classici, e nel 2011 sul Mail On Sunday aveva compilato una personale classifica dei dieci migliori autori della Grecia antica.

La pronuncia di Johnson è praticamente perfetta, così come la sua memoria: in alcuni punti salta dei versi – come l’ottavo, che si dimentica – ma per il resto sembra ben consapevole di quello che dice. La parte recitata da Johnson è il cosiddetto proemio, quello in cui vengono raccontate le ragioni della cosiddetta «ira di Achille»: la decisione di Agamennone, comandante degli Achei, di prendere per sé Briseide, la donna che Achille aveva scelto come sua compagna (dopo averla rapita e averne ucciso il marito).

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