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  • Mercoledì 12 aprile 2017

Il finale di Lost doveva andare in modo leggermente diverso

In una lunga intervista a Entertainment Weekly, i due sceneggiatori di Lost Carlton Cuse e Damon Lindelof hanno raccontato che avevano progettato il discusso finale della serie in maniera leggermente diversa, e che hanno dovuto cambiare i loro piani per ragioni economiche. Cuse e Lindelof hanno raccontato che la scena dove viene mostrata la battaglia finale fra Jack e John/fumo nero – se non ricordate bene a che punto della storia eravamo arrivati, leggete qui – doveva essere corredata dall’eruzione del vulcano dell’isola.

Cuse ha spiegato: «Abbiamo sempre cercato di utilizzare elementi delle Hawaii per aiutare la serie a raccontare la sua storia: consideravamo l’isola un personaggio della serie, quindi eravamo sempre in cerca di cose che avrebbero potuto darle più personalità». Lindelof ha aggiunto: «La domanda era sempre: come facciamo far capire con le immagini che l’isola è tutto ciò che separa il mondo dall’inferno e dalla dannazione? E la risposta era: il vulcano».

Lindelof ha aggiunto che il vulcano sarebbe diventato sempre più instabile durante gli eventi dell’ultima puntata, e che alla fine avrebbe dovuto eruttare («magma ovunque!», ha raccontato Lindelof). ABC però, il canale che produceva e trasmetteva Lost, decise che sarebbe stato troppo costoso girare una scena del genere: anche perché l’intera produzione avrebbe dovuto trasferirsi in un posto diverso da Oahu, l’isola hawaiiana dove veniva girata la serie. Così Lindelof e Cuse scelsero di rappresentare la lotta fra Jack e John (cioè il bene e il male, allegoricamente) in una caverna, con una fonte misteriosa al suo interno.

Oltre ai costi troppo elevati, Lindelof ha raccontato che l’idea dell’eruzione fu scartata anche perché solamente pochi anni prima era uscito nei cinema un film che prevedeva un’importante lotta fra il bene e il male, metaforicamente ambientata durante un’eruzione: la Vendetta dei Sith, l’ultimo film della “nuova” trilogia di Star Wars. A causa dei grandiosi effetti speciali impiegati per quella scena, ha concluso Lindelof, «qualsiasi cosa avessimo fatto noi, al confronto sarebbe sembrata un topolino».