Il gadget a forma di feto distribuito al Congresso Mondiale delle Famiglie

(ANSA)
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Oggi a Verona è in corso la prima giornata del Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families, WCF), che durerà fino al 31 marzo e che riunisce «il movimento globale» antiabortista, antifemminista e anti-LGBT. Tra i gadget che sono stati distribuiti ai partecipanti ce n’è anche uno a forma di feto, la cui confezione riporta la scritta “L’aborto ferma un cuore che batte”.

Il gadget è stato donato da uno degli sponsor del Congresso, la onlus antiabortista Provita che si definisce sul suo sito come un’associazione «che opera in difesa dei bambini, della vita dal concepimento alla morte naturale, che sostiene la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e che difende il diritto dei genitori a educare i propri figli».

Il Congresso, giunto alla sua tredicesima edizione, aveva fatto molto discutere nei giorni scorsi per la decisione della presidenza del Consiglio dei ministri di concedere il suo patrocinio all’evento. Il patrocinio era stato successivamente ritirato, ma questo non ha fermato le polemiche tra alcuni esponenti del governo sull’opportunità o meno di partecipare.

Oltre che all’aborto, molti dei movimenti che partecipano al Congresso sono anche contrari all’omosessualità, che considerano una malattia da cui si può guarire. Oggi Luca Zaia, presidente del Veneto, regione che patrocina l’evento, è intervenuto al Congresso criticando chi considera l’omosessualità una malattia, sostenendo al contrario che la vera malattia sia l’omofobia.