Una decina di attori di Hollywood si sono riuniti su Zoom per beneficenza

Una decina di attori di Hollywood si sono riuniti su Zoom per beneficenza

Una decina di attori di Hollywood si sono riuniti in una diretta su Zoom per un’iniziativa benefica promossa dal comico Dane Cook e l’associazione CORE. I collegati alla diretta, tra i quali Morgan Freeman, Brad Pitt, Jennifer Aniston, Julia Roberts e Sean Penn hanno letto il copione del film Fuori di testa (titolo italiano di Fast Times at Ridgemont High, un classico del cinema americano degli anni Ottanta). Nel corso della lettura collettiva, gli spettatori online potevano donare un contributo per proteggere le comunità più vulnerabili dalla pandemia da coronavirus.

Alcuni dei momenti più riproposti:

Salvini ha una spalla indolenzita per i troppi selfie, dice il Corriere

Salvini ha una spalla indolenzita per i troppi selfie, dice il Corriere

Il Corriere della Sera racconta in due diversi articoli – nella sua edizione cartacea e online – che il segretario della Lega Matteo Salvini ha una spalla indolenzita per via dei troppi selfie che si scatta con i suoi sostenitori durante la campagna elettorale.

Per quanto a un certo punto per Salvini stessero diventando un piccolo problema politico – quando era al governo i suoi avversari li usavano di frequente per deriderlo e contestarlo – i selfie sono ancora un pezzo importante della presenza pubblica del leader della Lega durante i comizi. Ivan Carozzi aveva raccontato sul Post cosa succede dopo un comizio di Salvini:

Salvini ha maturato un expertise a riguardo del selfie ed è diventato un vero e proprio di maestro di cerimonia. Gesticola e dà indicazioni tecniche a voce alta, non senza una disinvolta perentorietà; ne approfitta per fare una battuta sulla «sinistra», poi chiede a quelle persone schiacciate in fila di preparare i telefoni. Dice proprio «Preparate i telefoni». Quindi si avvicina al primo gruppo, indica dove defluire una volta scattata la foto e a ciascuno prende il telefono direttamente dalla mano, con una certa brutalità, quindi inquadra, sorride e scatta. Arriva perfino a indispettirsi con quelli che arrivano col telefono non «preparato». C’è chi si avvicina e gli sussurra qualcosa nelle orecchie. Intanto le forze dell’ordine si mettono a disposizione perché la cerimonia del selfie avvenga senza incidenti.

Su certi capi di Patagonia c’è un’etichetta che invita a votare contro “gli stronzi”

Su certi capi di Patagonia c'è un'etichetta che invita a votare contro "gli stronzi"

Da alcuni giorni circola molto sui social network la foto dell’etichetta di un capo di abbigliamento del marchio Patagonia dove, al posto delle classiche istruzioni per il lavaggio, è presente la scritta “Vote the assholes out” (“Vota e caccia quegli stronzi”). La scritta, la cui autenticità è stata confermata dalla portavoce di Patagonia Corley Kenna a Mashable, fa riferimento alle prossime elezioni negli Stati Uniti e rientra nelle campagne di Patagonia contro il cambiamento climatico.

«Le abbiamo aggiunte agli short per uomo e donna della nostra collezione del 2020 ‘Regenerative Organic Stand-Up”», ha spiegato Kenna, «perché ci siamo schierati contro i negazionisti del clima praticamente da quando abbiamo cominciato a produrre quegli short». Kenna ha inoltre spiegato che lo slogan era già stato utilizzato in passato dal fondatore di Patagonia, Yvon Chouinard, riferendosi ai politici che negano l’emergenza climatica.

– Leggi anche: Patagonia, North Face e il marketing “etico”

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