Un documentario di Netflix che è anche un esperimento sociale

Un documentario di Netflix che è anche un esperimento sociale

Derren Brown è un noto illusionista e mentalista britannico, uno di quelli che nei suoi spettacoli dimostra di riuscire a capire cosa pensa qualcuno che non conosce, o convince quel qualcuno a fare cose imprevedibili. Il 27 febbraio arriverà su Netflix il suo nuovo spettacolo The Push, che è qualcosa a metà tra il documentario e l’esperimento sociale. In The Push lo scopo di Brown è riuscire, con l’aiuto di 70 attori, a creare premesse tali da portare un uomo, ignaro che sia tutta una grande messa in scena, a commettere un omicidio. “The Push” vuol dire “la spinta”, perché l’omicidio deve essere commesso spingendo una persona giù da un’alta impalcatura. Il trailer non dà molti altri dettagli, e ovviamente non dice cosa alla fine sceglierà di fare il protagonista.

Il trailer-ripasso della seconda stagione di “Jessica Jones”

Il trailer-ripasso della seconda stagione di "Jessica Jones"

Netflix ha diffuso online un nuovo trailer della seconda stagione di Jessica Jones, una delle serie realizzate in collaborazione con Marvel. La serie parla di una ragazza – interpretata da Krysten Ritter – dotata di molti superpoteri che lavora come investigatrice privata. La prima stagione fu in genere apprezzata per la forza e la sfacciataggine della protagonista, che, come viene spiegato nei primi secondi del trailer, ha un passato molto difficile. «Alcune persone mi chiamano eroe, altri mi chiamano mostro. Non ho chiesto di esserlo, sto solo cercando di sopravvivere in questa dannata città», dice Jessica Jones nel trailer. La seconda stagione sarà su Netflix dall’8 marzo, giorno della Festa della donna.

Anche a Malta hanno appeso dei cartelloni come quelli di “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”

Anche a Malta hanno appeso dei cartelloni come quelli di "Tre manifesti a Ebbing, Missouri"

Nei giorni scorsi a Malta l’associazione Occupy Justice aveva appeso tre cartelloni ispirati al film Tre manifesti a Ebbing, Missouri, candidato a diversi premi Oscar. Nel film, una donna appende tre cartelloni in uno sperduto paesino del Missouri per criticare le indagini della polizia locale sullo stupro e omicidio di sua figlia. Occupy Justice aveva fatto la stessa cosa – copiando anche la grafica dei cartelloni del film, come fatto anche da altri nelle ultime settimane – per criticare la diffusa corruzione nella classe politica e le indagini sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia, una giornalista maltese uccisa il 16 ottobre 2017 in circostanze non ancora chiarite. Sui cartelloni appesi a Malta si legge:

Una giornalista uccisa, nessuna giustizia.

Un paese derubato, nessuna giustizia.

Niente dimissioni, nessuna giustizia.

Venerdì 16 febbraio il governo maltese ha fatto rimuovere i cartelloni poche ore dopo la loro affissione, spiegando che gli spazi pubblicitari erano illegali e che lo aveva segnalato da mesi ai proprietari. Tramite un portavoce, Occupy Justice ha fatto sapere di «non avere infranto nessuna legge».

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